«Mamma ha tentato di strozzarmi»: il racconto shock del papà di Giovanni a “Dentro la Notizia”

foto screen dentro la notizia - canale 5 - nediaset [...]

«Mamma ha tentato di strozzarmi»: il racconto shock del papà di Giovanni a “Dentro la Notizia”

Nel corso dell’ultima puntata di “Dentro la Notizia” su Canale 5, condotto da Gianluigi Nuzzi, il padre del piccolo Giovanni — il bambino ucciso dalla madre a Muggia — ha raccontato con grande sofferenza gli ultimi mesi del figlio. Una testimonianza intensa, dolorosa, che ha restituito un quadro umano profondissimo, lontano da qualsiasi spettacolarizzazione.

“Era voluto bene da tutti”
Il padre ha descritto Giovanni come «un bambino gioioso, pieno di vita», molto legato a lui e alla mamma, nonostante le difficoltà familiari. Un legame fragile, segnato però da momenti dolorosi che il piccolo, pur con la sua giovane età, aveva iniziato a percepire.

Il racconto dell’episodio in cui il bambino chiese aiuto
Durante la trasmissione, il padre ha riferito un episodio che aveva profondamente segnato suo figlio. Giovanni si era presentato a casa del papà dicendo:
«Mamma mi ha tentato di strozzarmi».

Sconvolto dal racconto, l’uomo aveva contattato subito il suo legale e, seguendo il consiglio ricevuto, aveva portato Giovanni in ospedale affinché potesse raccontare ai medici quanto accaduto.

“Aiutami”: la paura di un bambino
Il padre ha raccontato che, negli ultimi tempi, Giovanni aveva iniziato a manifestare timore nel tornare a casa della madre. «Era spaventato», ha detto. E più volte gli aveva rivolto una richiesta che oggi suona come un grido straziante:
«Aiutami».

Parole semplici, ma che oggi pesano come macigni.

Una vicenda che continua a scuotere la comunità
L’intervista è stata condotta con grande rispetto, lasciando spazio al dolore e alla dignità del padre, che ha ripercorso gli ultimi momenti del figlio con una forza che ha commosso l’intero pubblico.

La tragedia di Giovanni continua a interrogare l’opinione pubblica, la comunità di Muggia e le istituzioni che si occupano di tutela minori. Un dolore che non può essere cancellato, ma che deve trasformarsi in un impegno collettivo affinché nulla di simile possa ripetersi.