'Il bosco è di tutti': la segnalazione di una triestina riporta in primo piano il rispetto delle regole
Una segnalazione di una triestina riporta all’attenzione il tema della gestione dei cani liberi nei parchi e nei sentieri della città. L’episodio è avvenuto recentemente nella zona di Prati di Montegrisa, dove – racconta la cittadina – un cane di grossa taglia, lasciato libero dal proprietario, si è avvicinato ai suoi cani, condotti correttamente al guinzaglio. La situazione, potenzialmente pericolosa, si è risolta senza conseguenze grazie alla calma e all’addestramento degli animali, ma ha messo in evidenza un problema ricorrente.
Secondo la triestina autrice della segnalazione, non si tratta di un caso isolato. Pochi giorni prima, nella zona di Padriciano, un pastore tedesco era stato visto inseguire un capriolo, senza che il proprietario fosse nelle vicinanze. L’animale correva libero, mentre il padrone tentava di richiamarlo a distanza con urla e fischietti, senza riuscire a localizzarlo subito.
La triestina sottolinea che il problema non è la presenza di cani liberi in sé, ma la mancanza di controllo da parte di alcuni proprietari. Anche un cane normalmente docile può spaventare persone o animali e non è affatto scontato che due cani, pur equilibrati, vadano d’accordo.
Nella sua segnalazione, la cittadina ricorda che il bosco e i sentieri sono spazi condivisi: occorre mantenere sempre il proprio cane a vista, richiamarlo prontamente, sapere dove si trova in ogni momento e intervenire in caso di necessità. Solo così si evita il rischio di scontri o di spaventare chi, per paura o per esperienze pregresse, potrebbe vivere male un incontro ravvicinato con un animale libero.
La segnalazione della triestina è un invito alla responsabilità: i cani non hanno colpa, ma è compito dei proprietari garantire una convivenza sicura e rispettosa negli spazi pubblici e naturali, così che tutti – persone e animali – possano godere serenamente della bellezza di Trieste e dei suoi sentieri.