Comitato difesa sanità pubblica: “scarseggiano medici e risorse” (VIDEO-SERVIZIO)
Adriano Sincovich, che rappresenta il sindacato SPI CGIL, ha recentemente espresso preoccupazione riguardo alla situazione della sanità a Trieste durante un incontro del Comitato per la difesa della sanità pubblica. I problemi principali emersi sono le lunghe attese e la mancanza di medici di base, con circa 25 posti vacanti e 30.000 persone che restano senza un medico di famiglia. Questa situazione colpisce soprattutto coloro che non possono permettersi cure private.
Gianluca Festini, ex medico ospedaliero, fa notare che la carenza di medici di base era prevedibile date le elevate età dei medici attualmente in servizio. Questa mancanza costringe molte persone ad affollare ancora di più i già affaticati pronto soccorso.
Il Comitato per la difesa della sanità pubblica, guidato dalla psichiatra Maria Grazia Cogliati, denuncia una crescente desertificazione dei servizi sanitari pubblici e una crisi nei pronto soccorso, causata dalla mancanza di adeguate retribuzioni e di una leadership efficace per affrontare le criticità.
Anche i centri di salute mentale non stanno passando indenni da questa crisi, come evidenziato da Tiziana Tomasoni, vicepresidente di un'associazione di volontariato. La riduzione dei centri da 4 a 2, con orari limitati e personale demotivato a causa di turni estenuanti, è un ulteriore segnale di un sistema sanitario messo sotto pressione.
Il coordinamento, che continua ad impegnarsi con iniziative come dibattiti e raccolte firme, sottolinea l'importanza di difendere il diritto alla salute, specialmente in un anno importante come il centenario di Basaglia e della legge 833 sulla salute mentale. La crisi che sta affrontando Trieste potrebbe ben essere il riflesso di una problematica più ampia che coinvolge l'intero sistema sanitario nazionale, evidenziando così la necessità di riforme urgenti e di un maggiore investimento nelle risorse sanitarie.