Stalli carico-scarico sempre occupati in centro: “Noi costretti a bloccare via Roma, vigili dove sono?”

Stalli carico-scarico sempre occupati in centro: “Noi costretti a bloccare via Roma, vigili dove sono?”

Ancora una segnalazione di disagio da parte di un cittadino che questa mattina, giovedì 8 maggio 2025, si è trovato costretto a fermarsi in mezzo alla carreggiata per effettuare una consegna. Il motivo? Gli stalli riservati al carico e scarico erano occupati da automobili in sosta irregolare, come dimostra la foto inviata a Trieste Cafe attorno alle 8.00 del mattino, scattata in via Roma.

Nel tratto di fronte ai civici 16-18, dove si trovano esercizi commerciali e agenzie, due vetture erano regolarmente parcheggiate all’interno delle aree segnalate chiaramente come riservate a operazioni di carico e scarico merci. Una situazione che, secondo chi ci ha scritto, si ripete ogni giorno con le stesse auto, senza alcun intervento da parte delle autorità.

“Buongiorno, come sempre gli stalli di scarico e carico sono occupati sempre dalle stesse macchine. Noi per fare le consegne dobbiamo fermarci in mezzo alla strada, bloccando via Roma… ma come mai i vigili sono spariti dal centro?”, si chiede il lettore, esasperato.

Una denuncia che accende nuovamente i riflettori su un problema noto: la difficoltà di garantire il rispetto delle regole nel centro città, soprattutto nelle prime ore del mattino, quando corrieri, commercianti e addetti alle consegne devono scaricare merce in tempi rapidi.

Il rischio, oltre all’intralcio alla circolazione, è anche quello di creare situazioni di pericolo per pedoni e ciclisti, o di alimentare un clima di impunità per chi occupa spazi non destinati alla sosta.

Gli operatori chiedono maggiori controlli, soprattutto da parte della Polizia Locale, la cui presenza – riferiscono – sarebbe molto più rara rispetto al passato. Intanto, in assenza di sanzioni, a farne le spese sono sempre gli stessi: chi lavora nel rispetto delle regole e deve barcamenarsi tra manovre azzardate e parcheggi impossibili.