Triestino furioso: "Qua xe un disastro tra Rive intasade, ponte rotto e parcheggi sparidi"
Una mattinata da incubo quella di venerdì 2 maggio 2025 per molti triestini costretti ad affrontare rallentamenti e ingorghi nel cuore della città. Tra file di TIR bloccati, posteggi introvabili e traffico paralizzato lungo le Rive, cresce il malumore tra i residenti, molti dei quali hanno voluto manifestare il proprio disappunto.
Uno di loro, intervenuto sui social, ha lanciato un duro sfogo: «Ma che fine hanno fatto i vigili urbani di Trieste? Perché sulle strade non si vede più nessuno?», si chiede il lettore, lamentando l'assenza visibile della Polizia Locale nei momenti di maggiore criticità.
La riflessione si estende al più ampio tema dell’organizzazione urbana in una città che vuole definirsi turistica. L'intervento denuncia come sia «impensabile accogliere turisti in queste condizioni: niente posteggi, code chilometriche, e il parcheggio centrale che finisce per bloccare tutte le Rive». Viene anche citato l’ex mercato ortofrutticolo, da tempo indicato come area da trasformare in un hub per la sosta: «Il progetto è sparito nel nulla. Non se ne parla più da anni».
Sotto accusa anche la mancata sistemazione di un «semplice ponticello» che continua a causare file di mezzi pesanti: «Non è certo il Brooklyn Bridge, ma sembra impossibile metterlo a posto» ironizza il lettore.
Infine, la chiusura polemica sull’ovovia, simbolo di divisione tra favorevoli e contrari: «Ben venga l’ovovia! Che stiano sereni i suoi detrattori. Tanto qui non si riesce nemmeno a sistemare un ponte, figuriamoci a far volare qualcosa».
Una testimonianza che dà voce al crescente senso di frustrazione di molti triestini, stretti tra desiderio di sviluppo e disagi quotidiani.