Carlo III è Re e Camilla Regina Consorte, domani a Londra l’incoronazione del sovrano ambientalista che ama l’Italia

Domani a Londra andrà in scena uno spettacolo che si prospetta essere un piacere per gli occhi e per la mente, un qualcosa che non si vedeva da oltre 70 anni. Pochi britannici possono dire di aver assistito a un’incoronazione con i propri occhi. L’Arcivescovo di Canterbury poserà la corona di Sant’Edoardo sul capo del nuovo sovrano. A differenza di sua madre che fu incoronata a soli 27 anni, Re Carlo III non è più un ragazzino, si sta preparando a questo giorno da tutta la vita. Vanta già un primato: all’età di 74 anni sarà il Re del Regno Unito più anziano ad essere incoronato. Sarà Re per diritto di nascita, una cosa difficile da capire nell’epoca moderna. Carlo ha già detto di avere in mente una monarchia più “snella”, con meno fronzoli e cerimoniali. Vivrà nel Castello di Windsor, non più a Buckingham Palace, il palazzo diventerà, insieme ad altre dimore reali un museo che porterà alla Corona le entrate necessarie per autofinanziarsi. 
 
Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su Carlo, non solo perché si parla di lui da 74 anni, sul suo capo, oltre al peso della Corona grava un interrogativo: riuscirà a garantire la sopravvivenza della monarchia, anche dopo la morte di sua madre? L’eredità di Elisabetta, la donna che più di ogni altro sovrano moderno è riuscita a incarnare l’idea stessa della monarchia. Questo si che è un fardello molto pesante, già da tempo però Carlo aveva cominciato a sostenerla negli obblighi di Stato. Nel giungo del ’22 era accanto alla madre per le celebrazioni dei 70 anni del Regno. Ha aperto lui i lavori del Parlamento con Elisabetta ancora Regina. Qualche giorno dopo Carlo si è trovano al capezzale della sovrana. Poi nel precipitare degli eventi si è ritrovano sul trono in pochissimi giorni. Carlo è divenuto automaticamente Re. È tornato in parlamento da sovrano, accanto a lui l’amata Camilla. Dopo 70 anni, l’inno cantato a camere unite non è più stato: Dio salvi la Regina, ma Dio salvi il Re.
 
Carlo sa bene di non poter eguagliare la madre, porterà avanti i temi a lui cari: la sostenibilità ambientale, l’agricoltura biologica, la difesa della classe meno abbiente e l’architettura senza cemento. È stato un ambientalista convinto, ancora quando non era di moda esserlo, specialmente se eri l’erede al trono di una monarchia dove lo sport di famiglia era la caccia. Carlo non ha solo abbracciato i temi ambientali, ha sempre amato l’arte, ma in famiglia non era capito. È Il primo erede al trono ad aver frequentato l’Università. Ha raccontato che la propria autostima si è rafforzata negli anni a Cambridge. Da dimenticare invece i duri anni del collegio, voluti dal padre Filippo con lo scopo di rafforzare il carattere introverso del figlio. 
 
È un uomo che sa quello che vuole, ma soprattutto sa quello che non vuole. Le prime sfide da affrontare sono in famiglia: i rapporti con Harry sono ai minimi storici, dopo l’uscita dell’autobiografia del Principe dal titolo “Spare – Il minore” che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed ha suscitato sdegno fra l’opinione pubblica. Oggi Carlo ha al suo fianco la donna che ama, la donna che ha sempre voluto con sé, il ricordo di Diana è ancora nel cuore di tutti gli inglesi. Nonostante questo Camilla ha saputo crearsi nel tempo uno spazio tutto suo, anche grazie all’abile campagna di comunicazione, portata avanti da strateghi voluti dalla Corona. È una donna che ha lottato per essere dove è oggi. La Regina consorte sa consigliare il sovrano, non facendogli ombra, bensì luce. Sono un’adorabile coppietta inglese che ama coltivare l’orto, il monarca è pioniere nell’agricoltura biologica. La grande passione della coppia resta l’arte e il paesaggio del nostro paese che, hanno visitato più volte privatamente. Possiedono una tenuta in Toscana. L’ultima uscita pubblica in Italia è stata nel 2017 quando Camilla è entrata da Marinella a Napoli, lo storico negozio di cravatte che ha vestito al collo presidenti, principi e re. L’adorabile moglie dell’allora Principe del Galles, ha comprato 4 cravatte in seta per l’amato marito. Marinella ha fornito le cravatte per i capi di stato e i dignitari presenti ai funerali della Regina Elisabetta per volontà della Regina stessa. La defunta sovrana negli ultimi anni ha accettato Camilla in famiglia, dopo decenni di contrasti, dovuti al fatto che è stata una donna già sposata con figli con tanto di divorzio alle spalle, di conseguenza non vergine e neanche nobile. Tutte caratteristiche in contrasto con i duri dogmi della monarchia. Eppure, la Regina Elisabetta si è ricreduta. Ha espresso la precisa volontà che Camilla sia Regina consorte, sarebbe servita una legge del parlamento inglese per cambiare questo titolo. L’ambizione di Camilla non è mai stata quella di essere Regina, ha sempre e solo amato Carlo. Carlo ha sempre e solo amato Camilla. Questo ha fatto soffrire Diana. Diana ha amato il padre dei propri figli, un amore a senso unico.
 
Oggi la famiglia è divisa: Harry è lontano, non ha mai accettato di essere una riserva. Carlo aveva in mente per lui un ruolo centrale nelle attività portate avanti dalla Corona, essendo il sovrano a capo di molte organizzazioni benefiche da lui stesso create. L’idea era quella di una monarchia dove avrebbero ricoperto ruoli pubblici solo i figli del Re con le rispettive mogli. Eppure, questo sogno si è infranto davanti alla realtà: Harry e Meghan non accettano di essere secondi a nessuno, vogliono continuare a “coltivare” i propri affari, cosa incompatibile con gli impegni istituzionali della Corona che, è un lavoro a tempo pieno, non part-time, come già Elisabetta fece presente alla giovane coppia ribelle. Saprà Carlo ricucire i rapporti tesi con il figlio? Resterà Re di 14 Stati o la monarchia che conosciamo non sarà più la stessa? Al tempo l’ardua sentenza.