"Consiglio comunale discuta petizione pro giardino dell’ex Pavan prima che venga distrutto"
"Anna Cozzi, che il 6 marzo scorso aveva depositato una petizione con quasi 600 firme pro giardino dell’Ex Pavan e pro alunni delle scuole di via Frausin all’Ufficio Accettazione Atti del Comune di Trieste, ha chiesto via mail sabato 6 aprile al Presidente del Consiglio comunale di assegnarla rapidamente alla competente Commissione consiliare per l’istruttoria e poi all’Aula per il dibattito e il voto.
Il Regolamento del Consiglio comunale prevede che le petizioni, al pari delle mozioni, vengano «trattate dal Consiglio comunale entro trenta giorni dalla loro presentazione, salvo diverso accordo col presentatore». Inoltre lo Statuto del Comune di Trieste stabilisce che «il Sindaco, la Giunta comunale, i dirigenti, rispondono alle istanze, alle petizioni e alle proposte di propria competenza entro trenta giorni dalla loro presentazione». Ma nessuna delle due cose è finora avvenuta, pur essendo passato un mese dal deposito della petizione e pur essendo il giardino in procinto di venire distrutto.
Questa la mail spedita da Anna Cozzi al Presidente Francesco Di Paola Panteca:
Illustre Presidente del Consiglio comunale,
il 6 marzo 2024 ho depositato quale prima sottoscrittrice all’Ufficio Accettazione Atti del Comune di Trieste una petizione promossa da genitori e cittadini del rione di San Giacomo, rivolta al Consiglio comunale di Trieste con allegate quasi 600 firme corredate da cognome, nome, indirizzo, documento di identità e data di emissione dello stesso. La petizione chiede alcune garanzie di tutela per i minori che frequentano l’Istituto Comprensivo di San Giacomo in via Frausin, che fino a dicembre 2023 utilizzavano il giardino di via Frausin 7 per svolgere attività all’aperto e ora ne sono privi a causa del cantiere che circonda l’area dell’Ex Pavan.
I commi 1 e 2 dell’art. 73 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale recitano:
«1. Le petizioni rivolte al Consiglio comunale o comunque di sua competenza sono depositate presso gli uffici del Segretario Generale dal primo sottoscrittore o suo delegato, con allegate almeno 200 sottoscrizioni.
2. Le sottoscrizioni delle petizioni debbono essere corredate dal nome, dal cognome, dall’indirizzo e dagli estremi di un documento di identità dei sottoscrittori».
Mi pare quindi che la petizione ottemperi a questi due commi dell’art. 73 del Regolamento.
Lo Statuto del Comune di Trieste all’art. 10, comma 1 stabilisce che:
«1. Le istanze, le proposte e le petizioni di cittadini singoli o associati, dirette a promuovere interventi per la tutela di interessi collettivi, sono trasmesse dal Sindaco all’organo competente per materia al loro esame».
Spero che il Sindaco abbia trasmesso ufficialmente anche a Lei questa nostra petizione.
L’art. 10 dello Statuto aggiunge al secondo comma:
«2. Il Sindaco, la Giunta comunale, i dirigenti, rispondono alle istanze, alle petizioni e alle proposte di propria competenza entro trenta giorni dalla loro presentazione».
Sono passati trenta giorni da quando ho presentato la petizione, ma finora purtroppo non ho ricevuto alcuna risposta né dal Sindaco, né dalla Giunta comunale, né dai dirigenti.
Il terzo comma dell’art. 73 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale afferma:
«3. Il Segretario Generale esamina l’autenticità delle sottoscrizioni, anche con analisi a campione, e comunica al Sindaco e al Presidente del Consiglio l’esito dell’esame entro trenta giorni per gli adempimenti conseguenti».
Mi auguro che Lei abbia ricevuto dal Segretario Generale tale esito e che risulti positivo. Gradirei ricevere comunicazioni a riguardo.
Il terzo comma dell’art. 10 dello Statuto prescrive:
«3. Il Consiglio comunale e i Consigli circoscrizionali esaminano le istanze e le petizioni e le proposte di cui al comma 1 in aula o nelle Commissioni, nei tempi e nei modi indicati dal proprio Regolamento e comunque non oltre due sedute consecutive del Consiglio o della Commissione».
Il quarto e quinto comma dell’art. 73 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale precisano:
«4. Le petizioni vengono affidate alla Commissione consiliare competente dal Presidente del Consiglio comunale per i lavori istruttori. Alla seduta di presentazione viene invitata una rappresentanza dei sottoscrittori della petizione.
5. Le modalità della trattazione sono quelle previste per le mozioni».
L’art. 69, comma 5 del Regolamento sancisce:
«5. Le mozioni vengono trattate dal Consiglio comunale entro trenta giorni dalla loro presentazione, salvo diverso accordo col presentatore».
Mi permetto dunque di invitarLa ad assegnare rapidamente la nostra petizione prima alla competente Commissione consiliare per l’istruttoria, con la partecipazione di una rappresentanza dei sottoscrittori, e poi all’Aula per il dibattito e il voto.
Le ruspe hanno già abbattuto lo storico edificio, la tettoia e i canestri del campo da pallacanestro dell’Ex Pavan, ma gli alberi sono ancora in piedi e il giardino è solo in parte occupato dalle macerie. Quindi il Consiglio comunale sarebbe ancora in tempo per dare alla Giunta l’indirizzo di salvare almeno quel giardino, con i suoi preziosissimi cinque alberi sani e maturi, a beneficio degli alunni delle tre scuole di via Frausin.
RingraziandoLa, Le porgo distinti saluti.
Anna Cozzi"
A riferirlo il Comitato Insieme San Giacomo.