Punto Franco: “Ovovia progetto folle, ora il sindaco si dimetta”
La sentenza del TAR che ha annullato gli iter ambientali legati all’ovovia riaccende lo scontro politico a Trieste. A prendere posizione con toni duri è la Lista Russo Punto Franco, attraverso i consiglieri Paolo Altin, Giorgio Sclip e Alberto Pasino, che parlano di “ennesima figuraccia” da parte della giunta Dipiazza.
“grazie al comitato no ovovia”
In apertura della nota, i consiglieri hanno espresso “ringraziamento e stima” al Comitato No Ovovia e al coordinatore William Starc, che da tempo si battono contro l’opera. “In Consiglio Comunale – spiegano – abbiamo più volte sottolineato l’inutilità di questo progetto e la mancanza di ricadute positive sulla salute dei cittadini, ma la maggioranza ha reagito con imbarazzante sordità”.
“sentenza tombale, ora il sindaco si dimetta”
La Lista sottolinea come il TAR abbia certificato che l’opera non poteva essere realizzata in area protetta, ricordando che la legge vieta tali impianti salvo benefici evidenti per la salute pubblica. “Il TAR è stato categorico – affermano – non esistono i presupposti per alcuna deroga. Dopo due sentenze tombali, il sindaco e la giunta dovrebbero rassegnare le dimissioni e scusarsi con la città”.
critiche agli assessori: “sciatteria e arroganza”
Altin, Sclip e Pasino puntano il dito anche contro gli assessori competenti: “Dov’è Bertoli che gongolava per i soldi anticipati all’architetto Fuksas? Dov’è Lodi, responsabile dei lavori pubblici? E Babuder, che non può non reagire davanti a queste sentenze? Ognuno tragga le proprie conseguenze”.
“progetto folle e finanziato a rate”
Secondo la Lista Russo Punto Franco, la battaglia non è ancora finita: “La giunta insiste in un’opera folle che, oltre a tutto, sarà finanziata a rate, segno che non siamo nemmeno in grado di rispettare gli obblighi contrattuali con le imprese incaricate”.
l’affondo finale
“Tram fermo, asilo di Roiano nel cellophane, pasticci sul Porto: dopo una lunga serie di errori, l’ovovia rappresenta l’ennesima pagina di sciatteria e arroganza con cui questa amministrazione governa la città”, conclude la nota.