Proposta di legge per istituire la scuola regionale cani guida del Friuli Venezia Giulia

“Una scuola regionale cani guida del Friuli Venezia Giulia, per favorire e promuovere sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo la possibilità per i disabili visivi di ricorrere all’utilizzo di questo fondamentale ausilio, che permettere loro di recuperare una maggiore autonomia nella vita”. Così la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia) annuncia l’avvenuto deposito di una proposta di legge di cui è prima firmataria (è sottoscritta anche dai forzisti Giuseppe Nicoli e Franco Mattiussi), che ha per obiettivo l’istituzione di una scuola regionale cani guida e contenente le norme per il suo funzionamento e finanziamento.
 
“Il Garante regionale dei diritti della persona – sottolinea Piccin – ha già espresso “apprezzamento per l’iniziativa”, giudicando l’articolato “nettamente positivo”.
 
“Il percorso che porta all’utilizzo di un cane guida – spiega la prima firmataria - è lungo e complesso e necessita non soltanto di un’adeguata organizzazione delle varie fasi di cui si compone, ma richiede anche l’uso di spazi adeguati e appositamente dedicati alle attività funzionali e connesse al percorso stesso, nonché il ricorso a operatori che siano in grado mettere in campo la propria professionalità in tali attività”.
 
“La complessità di tale percorso – puntualizza la forzista - è acuita dalla scarsità, sul territorio italiano, di servizi e luoghi appositamente dedicati all’addestramento dei cuccioli e alla formazione dei disabili visivi all’utilizzo dei cani guida. In Italia, soltanto cinque scuole svolgono queste attività e si trovano a Padova, Limbiate (Milano), Scandicci (Firenze), Roma e Messina. La domanda di cani guida supera l’offerta e le difficoltà connesse alla possibilità di raggiungere le sedi delle scuole scoraggiano molti disabili visivi che, pur disposti ad affidarsi ad un cane guida, vi rinunciano, perdendo così una preziosa possibilità di rendersi autonomi”.
 
“La disabilità visiva, nei suoi diversi stadi e forme, limita fortemente l’autonomia degli individui – osserva Piccin -, compromettendo lo svolgimento delle attività di tutti i giorni, rendendo la persona dipendente dagli altri. I percorsi riabilitativi per acquisire o riconquistare l’autonomia prevedono anche l’ausilio di strumenti quali il bastone bianco e il cane guida. Ma, a differenza del primo ausilio, arrivare a un rapporto costante con un cane guida necessita di una fase di preparazione a dir poco complessa. Dopo l’addestramento del cucciolo, il percorso educativo riguarda il disabile visivo. Intorno a queste due fasi è fondamentale l’apporto di varie professionalità, in spazi fisici adatti allo scopo”.
 
“E’ tempo che in Fvg si istituisca una scuola di questo genere, in cui tutto il percorso che porta il disabile visivo ad affidarsi a una cane guida trovi compimento. I 17 articoli di cui si compone la proposta di legge definiscono nel dettaglio ogni singolo aspetto. Un’iniziativa – conclude Piccin - pensata a favore di una fetta di popolazione con disabilità alla quale va garantita la possibilità di vivere il più possibile in autonomia e autosufficienza”.