Cisint due anni dopo la “marcia degli 8000”: «Qui non passerà nessuna colonizzazione»

Cisint due anni dopo la “marcia degli 8000”: «Qui non passerà nessuna colonizzazione»

Due anni dopo la cosiddetta “marcia degli 8000”, Monfalcone torna a essere teatro di una manifestazione dal forte valore politico e simbolico. In piazza, questa volta, non per protestare contro l’amministrazione, ma per ribadire una linea di fermezza e rivendicare le scelte compiute nel nome della legalità e dell’identità della città.

A chiamare cittadini e vertici del partito è stata l’europarlamentare Anna Maria Cisint, che ha ricordato quanto accaduto il 23 dicembre 2023, quando migliaia di persone sfilarono in città contro di lei e contro le decisioni dell’amministrazione comunale. Una manifestazione che, secondo Cisint, rappresentò un attacco diretto ai valori della comunità monfalconese e alle scelte adottate nel rispetto delle leggi.

Nel suo intervento, Cisint ha ribadito che le decisioni assunte, in particolare la chiusura delle moschee abusive, sono state confermate dal Consiglio di Stato, che ha riconosciuto la correttezza dell’azione amministrativa e il ripristino della legalità. Una battaglia che, ha sottolineato, ha avuto anche un costo personale, tra minacce e limitazioni della libertà individuale, ma che non ha scalfito la determinazione nel difendere la comunità locale.

«Abbiamo difeso l’interesse della nostra comunità e il futuro del nostro popolo – ha affermato – da un Islam politico che utilizza numeri e risorse provenienti dall’estero per conquistare spazi e terreno». Parole forti, che hanno trovato consenso nella piazza e nei dirigenti della Lega presenti.

In collegamento video dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è intervenuto anche Matteo Salvini, segretario federale della Lega, che ha espresso apprezzamento per l’azione dell’amministrazione locale. «Invidio un’amministrazione comunale che non ha paura di scendere in campo per difendere i diritti dei suoi cittadini», ha dichiarato, ringraziando Cisint e sottolineando il sostegno di una comunità che, a suo dire, non si sente sola.

Salvini ha inoltre toccato il tema del rapporto tra grandi aziende e territorio, citando il tavolo Fincantieri e ribadendo che anche i colossi industriali devono tenere conto delle esigenze locali.

Dal palco è intervenuto anche Antonio Calligaris, segretario della sezione Lega e capogruppo in Consiglio regionale, che ha ricordato come proprio da Monfalcone sia partita la modifica normativa sui ricongiungimenti familiari. Calligaris ha criticato duramente la presenza, alla manifestazione del 2023, di esponenti della sinistra regionale, accusandoli di sostenere politiche lontane dagli interessi del territorio.

A rafforzare il messaggio della giornata sono arrivati anche gli interventi del deputato Graziano Pizzimenti e del viceministro Vannia Gava, che ha richiamato il valore delle tradizioni e del Natale, sottolineando come la difesa dell’identità culturale non sia un elemento di divisione ma di coesione.

A chiudere, il sindaco di Monfalcone Luca Fasan, che ha assicurato continuità amministrativa e politica: «Finché governerà il centrodestra, i nostri valori e la nostra storia saranno sempre tutelati».

Una piazza che, a due anni di distanza, ha voluto ribaltare il significato di quella marcia, trasformandola in una rivendicazione politica e identitaria, con Monfalcone ancora una volta al centro del dibattito nazionale.