Torna il Concorso di scrittura femminile “Città di Trieste”, ultima scadenza del bando il 31 gennaio

L'affascinante e sempre controverso, enigmatico e intrigante tema de “Lo specchio” sarà il filo conduttore del prossimo (ma già avviato) XVI Concorso di scrittura femminile “Città di Trieste”, promosso dalla Consulta Femminile, e il cui bando (reperibile sul sito del Comune nelle "News" dell'”area tematica” Pari Opportunità, con  data 12 novembre 2019, o direttamente andando all'indirizzo internet https://www.comune.trieste.it/-/concorso-internazionale-di-scrittura-femminile-citta-di-trieste-, o sul sito Facebook: Consulta Femminile Trieste) scadrà venerdì 31 gennaio.

Ricordare appunto la imminente scadenza del bando e le sue principali caratteristiche e finalità (dal Regolamento: “Il Concorso ha lo scopo di valorizzare e far conoscere la scrittura femminile con particolare riguardo alla forma del racconto, promuovendone l’interesse presso le giovani generazioni e invitandole a raccontare le loro esperienze; è aperto a tutte le donne di qualsiasi nazionalità e cultura; i lavori presentati devono essere in lingua italiana o in altra lingua purché accompagnati da traduzione in italiano; la partecipazione è gratuita; una sezione è dedicata ai racconti scritti dalle donne detenute”) è stato il motivo basilare dell'incontro tenuto venerdì nella Sala “Tergeste” del Municipio di piazza Unità, alla presenza dell’Assessore comunale alle Pari Opportunità Francesca De Santis, della neo-presidente della Consulta Femminile Anna Maria Mozzi con l'uscente Ondina Ghersin, della presidente del Concorso Carla Carloni Mocavero  con la componente della Giuria professoressa Cristina Benussi e di diverse premiate della precedente XV edizione che hanno avuto così occasione di ricevere il tradizionale bel volumetto, appena uscito per i tipi della Luglio Editore (e reperibile nelle principali librerie al costo di 15 Euro), contenente appunto i racconti delle vincitrici del Concorso 2019, improntato lo scorso anno al tema “Un racconto a lieto fine”.

Ha introdotto l'incontro l'Assessore Francesca De Santis sottolineando il grande significato di “un'iniziativa davvero lodevole in quanto veramente in grado di porre in primo piano ed efficacemente incoraggiare le capacità delle donne di misurarsi anche nel campo letterario, e nella fattispecie nell'esperienza del racconto breve, producendo in effetti dei risultati che la Giuria di esperte e professioniste del settore ha valutato come di notevole rilievo”.

“Per tutti questi motivi il Comune di Trieste e in particolare il suo Assessorato alle Pari Opportunità non solo confermeranno il pieno sostegno fin qui garantito al Concorso, ma anzi – ha annunciato la De Santis –, tramite una specifica convenzione che l'Amministrazione Municipale ha proprio recentemente stipulato con la Consulta Femminile, questa importante proposta culturale della nostra città potrà venir ulteriormente implementata e rafforzata, anche organizzativamente,  grazie a una più consolidata collaborazione e diretto impegno del Comune nella gestione del Concorso a partire dalla prossima XVII edizione (2021).”

E' toccato quindi a Carla Mocavero illustrare il principale aspetto letterario dell'ormai imminente Concorso 2020 “puntato”, come detto, sul complesso ma anche attraente tema dello “specchio”. “Uno specchio – ha osservato – che si può prestare a tante interpretazioni e perciò a molteplici modalità di andare incontro alla sua essenza: specchio della vanità o luogo della verità su noi stessi; ma quale verità? La verità di quello che c'è e di ciò che effettivamente noi siamo, oppure la nostra “verità”, di ciò che invece noi vorremmo che sia e di come noi vorremmo essere o, almeno, vorremmo apparire... Un argomento intrigante, tutto da sviluppare e sviscerare...”

Analogamente, la prof. Cristina Benussi ha evidenziato come quella dello “specchio” sia una tematica eminentemente letteraria, e come da sempre si presti ad approfondimenti e “incursioni” fantastiche e filosofiche. Osservando peraltro come anche il tema dello scorso anno, “Un racconto a lieto fine”, abbia fatto registrare un livello davvero alto dei lavori presentati.

Presentando infine, nel dettaglio tecnico, il Concorso di quest'anno, la neo-presidente della Consulta Anna Maria Mozzi, dove aver ripercorso la storia di questo organismo cittadino, sorto nell'ormai “distante” 1988 dalla volontà di tredici associazioni femminili, ha rivendicato due punti particolari del Regolamento concorsuale, ovvero di come esso si rivolga a tutte le donne, indipendentemente dall'età, dalla nazionalità e dalla loro cultura, prevedendo anche una sezione specifica dedicata alle donne detenute, e la sua caratteristica di assoluta gratuita di partecipazione.

La Mozzi e l'uscente Ondina Ghersin, dopo aver positivamente sottolineato la nascente più forte collaborazione fra Consulta e Comune, e ricordato che le premiazioni del Concorso 2020 si svolgeranno nel corso della tradizionale pubblica cerimonia di celebrazione dell'8 marzo “Giornata della Donna”,  hanno anche vivamente ringraziato la Fondazione Casali per il determinante contributo dato per la pubblicazione dell'antologia del Concorso 2019 e tutti gli Enti che, affiancando la Consulta (con il suo Premio principale di 500 Euro per il miglior racconto assoluto), offriranno gli altri premi di questa XVI edizione: il Comune di Trieste (premio di 250 Euro per un racconto che valorizzi in particolare l'immagine del territorio triestino), l’Associazione “Giuliani nel mondo” (250 Euro per un racconto scritto da una donna emigrata, residente all’estero o rientrata nel proprio Paese d’origine), il PEN Club Trieste (150 Euro per il miglior racconto della sezione riservata alle donne detenute), il quotidiano “Il Piccolo” che pubblicherà sulle sue pagine un racconto breve che si distingua per l'originalità del tema trattato e/o dello stile dell'autrice, la Sede RAI per il Friuli Venezia Giulia che realizzerà una propria libera riduzione radiofonica di un racconto (per la trasmissione a titolo gratuito via radio e via web dell’opera, adattata secondo le esigenze della produzione).

Ulteriori informazioni si possono richiedere a: consulta.femminile.trieste@gmail.com.