Verdi, parte il nuovo corso: Calesso riconfermato direttore musicale, Vicari nuovo direttore artistico

Verdi, parte il nuovo corso: Calesso riconfermato direttore musicale, Vicari nuovo direttore artistico

Il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste inaugura una nuova fase della propria vita istituzionale e artistica. Nel pomeriggio di ieri si è infatti svolto il primo Consiglio di Indirizzo del nuovo mandato affidato al Sovrintendente Giuliano Polo, un appuntamento che ha segnato decisioni fondamentali per la futura identità culturale della Fondazione.

In continuità con il percorso finora tracciato, il Consiglio ha riconfermato il Maestro Enrico Calesso nel ruolo di Direttore Musicale, una scelta sostenuta dal forte consenso del pubblico e dal riconoscimento unanime della critica internazionale. La sua presenza garantisce stabilità, qualità artistica e una linea interpretativa che ha già portato prestigio e visibilità al Teatro Verdi, contribuendo in modo decisivo al suo profilo nazionale e internazionale.

Parallelamente, il Teatro compie un importante passo in avanti completando l’organico dell’Ufficio Artistico: il romano Valerio Vicari è stato nominato nuovo Direttore Artistico. Musicista e amministratore di comprovata preparazione, Vicari è direttore e socio fondatore della Roma Tre Orchestra e ha maturato solide esperienze di collaborazione con il Ministero della Cultura e con l’INPS.

Il suo percorso di studi è altrettanto significativo: ha approfondito composizione e pianoforte presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e ha conseguito due lauree – una in Pubblica Amministrazione e una in Filologia Dantesca – entrambe presso l’Università Roma Tre. Un profilo multidisciplinare che unisce competenze artistiche, gestionali e umanistiche, preziose per un ruolo strategico nel panorama lirico nazionale.

Con queste nomine, il Teatro Verdi consolida una governance artistica capace di coniugare continuità e innovazione, tradizione e nuove visioni. Un equilibrio necessario per affrontare le sfide della lirica contemporanea e per rafforzare il ruolo di Trieste come polo culturale di riferimento nel territorio e oltre i confini regionali.