Stile sobrio e coerente: l’outfit impeccabile di Sterpin durante il collegamento a Quarto grado
Durante il collegamento in diretta con il programma Quarto Grado su Rete 4, nella parte dedicata al giallo della scomparsa e morte di Liliana Resinovich, Claudio Sterpin si è mostrato ancora una volta con uno stile che riflette perfettamente la sua personalità: misurata, concreta, lontana da ogni clamore. L’outfit scelto per l’apparizione televisiva, trasmessa direttamente dal salotto della sua abitazione, ha catturato l’attenzione per la sua coerenza e sobrietà.
La camicia a maniche corte: un simbolo di sobrietà
Il capo principale indossato da Sterpin era una camicia a maniche corte in tessuto leggero, di colore grigio chiaro, con un delicato motivo a righe verticali. Il colletto era aperto, senza cravatta né bottoni allacciati in alto, dettaglio che suggerisce un approccio informale ma ordinato, come chi desidera mostrarsi autentico senza ostentare. Il taschino sul lato sinistro del petto aggiungeva una nota pratica, confermando una scelta orientata alla semplicità quotidiana.
Colori neutri e assenza di accessori vistosi
Il colore grigio della camicia — neutro e rilassante — è stato perfettamente in linea con il tono composto del suo intervento. Nessun accessorio appariscente, nessun logo visibile, nessun orologio in vista o elementi che potessero distogliere l’attenzione dal messaggio. L’outfit nel complesso ha comunicato un intento chiaro: mettere in primo piano le parole e il ricordo di Liliana, non la propria immagine.
Un ambiente coordinato e familiare
A rafforzare questa impressione visiva, anche il contesto casalingo in cui si è svolto il collegamento: pareti chiare, un quadro dai toni caldi sullo sfondo e un tavolo semplice ma curato, adornato da un centrotavola floreale con girasoli artificiali e spighe di grano. Un set visivo che, insieme al look, trasmetteva l’idea di una quotidianità sincera e mai costruita a fini mediatici.
Una coerenza comunicativa tra abito e parole
L’intervento di Claudio Sterpin è stato, come sempre, improntato alla misura: parole pacate, toni equilibrati, ma anche una postura composta e uno sguardo spesso rivolto in basso. Il suo abbigliamento, privo di ogni elemento decorativo superfluo, sembrava quasi una scelta simbolica, coerente con il suo modo di raccontare e con la discrezione che ha caratterizzato tutte le sue apparizioni pubbliche.