Rinascita grandiosa nel cuore di Trieste: l’Ateneo trasforma l’ex manicomio in un polo d’eccellenza
Nel cuore del Parco di San Giovanni, a Trieste, prende forma un ambizioso progetto di rigenerazione urbana e valorizzazione storica promosso dall’Università degli Studi di Trieste. Al centro dell’intervento, il recupero funzionale e architettonico degli edifici F1 e F2, due padiglioni risalenti ai primi anni del Novecento, un tempo parte integrante dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale.
Un cantiere che guarda al futuro, nel rispetto della memoria
I lavori sono stati consegnati nel 2021 e hanno preso il via nel 2022, dopo una prima variante necessaria a causa del forte degrado strutturale degli immobili. Successivamente si sono rese necessarie ulteriori modifiche al progetto, in seguito alla scoperta e bonifica di materiali contenenti amianto in aree non visibili al momento della progettazione iniziale.
Nonostante queste complessità, il progetto si è sviluppato nel segno della conservazione della memoria storica del comprensorio, con una visione chiara: restituire a Trieste un pezzo della propria identità novecentesca, aprendolo alla comunità scientifica, culturale e cittadina.
Il Padiglione F1: alta formazione e innovazione psicologica
Con una superficie di circa 2.100 metri quadrati, l’edificio F1 è stato completamente restaurato e si prepara a ospitare attività universitarie di alta formazione, laboratori in ambito psicologico, spazi per la ricerca e una moderna aula studio su due livelli. Tra gli elementi distintivi, il recupero delle decorazioni floreali originali in facciata, e la ricostruzione della tettoia d’ingresso, simboli tangibili del dialogo tra storia e modernità.
In attesa del completamento dell’allacciamento idrico antincendio e del parere della Soprintendenza per le opere esterne, l’Università è pronta a procedere con l’allestimento degli spazi interni e il trasferimento degli uffici.
Il Padiglione F2: didattica, inclusività e aggregazione
Di poco inferiore in metratura (1.980 m²), l’edificio F2 è attualmente in fase avanzata di rifunzionalizzazione. Il progetto prevede l’inserimento di una nuova Aula Magna, quattro aule aggiuntive e spazi polifunzionali destinati all’inclusività, all’aggregazione e al benessere della comunità universitaria.
I lavori in corso comprendono la realizzazione della cabina elettrica in Media Tensione, in collaborazione con Acegas, mentre si attende anche in questo caso il via libera della Soprintendenza per definire colore della facciata, serramenti e fregi artistici. La conclusione del cantiere è stimata per la primavera del 2026.
Un investimento da oltre dieci milioni per il Parco universitario
L’intervento complessivo comporta un investimento superiore ai dieci milioni di euro, di cui ben sette milioni finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’Ateneo triestino si è mosso con tempestività per adeguarsi alle prescrizioni della Soprintendenza, mantenendo fede agli obiettivi di qualità e sostenibilità.
L’intero progetto si inserisce in una strategia più ampia di rilancio del Parco di San Giovanni come nuovo polo urbano di cultura, scienza e cittadinanza attiva, in linea con le più avanzate politiche di rigenerazione dei beni pubblici.
I prossimi passi: F3 e Gregoretti 2
Il futuro vede già in programma due ulteriori interventi: il recupero del padiglione F3, per cui è già stata approvata la copertura finanziaria, e il Gregoretti 2, per il quale a breve sarà bandita la gara per la progettazione definitiva.
Con questi interventi, l’Università di Trieste rafforza il suo ruolo come motore di innovazione e responsabilità sociale, in una logica di apertura al territorio, attrattività accademica e valorizzazione del patrimonio storico urbano.