Festa della mamma, lettera del Vescovo di Trieste: "Auguri a tutte le mamme. Ognuna così unica. Tutte così speciali"

Festa della mamma, lettera del Vescovo di Trieste: "Auguri a tutte le mamme. Ognuna così unica. Tutte così speciali"

Di seguito la lettera del Vescovo mons. Enrico Trevisi per la festa della mamma.

"Auguri a tutte le mamme. Ognuna così unica. Tutte così speciali.
Penso a voi neo-mamme, con le apprensioni che vi attraversano nei pensieri, nei sentimenti, nelle scelte. Auguro il conforto di qualche mamma più esperta, in cui riflettersi e vedersi nelle comuni aspirazioni e fragilità di fronte al mistero del proprio figlio, dei suoi bisogni, della sua unicità.  
Penso a voi mamme con il figlio che cresce e vive il desiderio delle sue prime esperienze, dei suoi primi distacchi. L’educazione comporta sempre come nuove doglie del parto. Auguro la serenità dell’avere accanto a voi padri presenti, che fuggano dalla tentazione della delega e con voi compiano i passi dell’accompagnare i figli a crescere, a sognare, a sperimentare la singolarità del loro sguardo, l’avventura del loro scoprire, la cura per la propria interiorità, il proprio spirito.
Penso a voi mamme con i figli che hanno preso le proprie strade vertiginose. E ne portano le cicatrici, non sempre ben rimarginate. Ferite che inducono nuovi travagli materni. Auguro di saper accompagnare come Maria, la madre di Gesù: presenza costante eppure discreta, che sa condividere nell’intimo ma pure restare nell’ombra. Perché si compia la verità di ciascuno, nel respiro della libertà che rende ogni Figlio immagine di Dio.
Penso a voi mamme con i figli in difficoltà. Nelle più incomparabili direzioni, ma sempre accomunate dal timore di inadeguatezza per le sfide inquietanti, ma capaci di energie inusitate. Talvolta è la disabilità del figlio; oppure la fragilità psicologica con il carico di ansie e angosce; o ancora la pandemia dell’individualismo che instilla conflittualità estreme, aggressività distruttive. Auguro relazioni e sostegni in una rete con altre famiglie, perché solo insieme si può offrire ai figli un futuro di serena responsabilità. E auguro che pure la comunità cristiana sia famiglia accogliente in cui potersi aiutare liberamente, senza che alcuno si senta giudicato, perché le fragilità ci contraddistinguono tutti. Semplicemente sono l’occasione per aiutarsi durante il cammino.
Penso alle mamme che invecchiano. Possano sempre godere della riconoscenza dei figli, non perché non hanno mai sbagliato, ma perché – come sono state capaci – hanno sempre amato e comunque hanno avviato il mistero della vita dei figli, per la quale a loro va eterna gratitudine. 
C’è un desiderio di maternità che spesso si sveglia tardi, o si realizza tardi perché per tante donne la vita è più complicata riguardo al lavoro e al proprio posto nella società. C’è un desiderio di maternità che talvolta non si realizza e che fa soffrire. Auguro che ci possa essere la massima comprensione e partecipazione al cammino di ciascuna donna, ma anche una società che rimuova ciò che limita e ferisce la gioia di generare e accudire i figli. 
Care mamme la missione che avete è esaltante, e sappiamo che accompagna ogni vostro respiro, che rischiara ogni vostro pensiero, che si esprime nella varietà smisurata di attenzioni, tenerezze, fatiche. Ma per quanto possiate fare, non tutto può essere sotto controllo. Non tutto è in vostro potere. Affidate a Dio i vostri figli. E con loro pregate, perché si sperimentino dentro un mistero di vita in cui non si sentano mai soli o abbandonati. Educare alla preghiera è un accompagnare dentro un futuro affidabile, misterioso ma dove si è amati, comunque. Come in famiglia. E da Dio. Non si vale per le proprie prestazioni competitive, ma perché semplicemente si è figli. E figli amati. A questo serve educare alla preghiera.
E poi un GRAZIE a tutte le mamme: voi ci insegnate a gioire per le piccole cose, stupite e orgogliose per il sorriso del vostro bimbo, per la prima parola, per il primo disegno, per il primo passo… Ci avete incoraggiato di fronte ad ogni prima nostra piccola conquista. Il gioire delle piccole cose e il sostenerci con i piccoli incoraggiamenti sono il vero tesoro prezioso: senza questa riserva aurea, senza questa sorgente la vita si inaridisce in spericolate ricerche emotive e nell’invincibile pervasivo scoramento. Non fateci mancare il gusto e l’incoraggiamento per ogni piccolo traguardo. In essi vi scopriamo l’agire dello Spirito che ci sostiene incessantemente.
Grazie mamme. Auguri mamme. "
A riferirlo il vescovo di Trieste Enrico Trevisi