Escursionista precipita per decine di metri a Forca di Lanza: interviene l’elisoccorso da Pieve di Cadore

Escursionista precipita per decine di metri a Forca di Lanza: interviene l’elisoccorso da Pieve di Cadore

Momenti di apprensione oggi pomeriggio nella zona montana tra il Monte Zermula e lo Zuc della Guardia, dove un escursionista settantenne è precipitato per diverse decine di metri nei pressi della Forca di Lanza, a un’altitudine compresa tra i 1800 e i 1900 metri. L’incidente si è verificato tra le 15.30 e le 16.30 di martedì 1 luglio 2025, in una zona impervia e priva di copertura telefonica.

La chiamata di emergenza al Numero Unico 112 è partita da uno dei membri della comitiva, che è dovuto scendere fino al Passo Cason di Lanza per poter contattare i soccorsi, data l’assenza di segnale nella zona dell’incidente. Secondo le prime indicazioni fornite alla SORES, l’uomo sarebbe precipitato per circa sessanta metri, anche se il dato non è stato confermato dai tecnici intervenuti.

Vista l’indisponibilità dell’elisoccorso regionale FVG, impegnato in un’altra operazione, è stato attivato l’elicottero del SUEM di Pieve di Cadore, con a bordo un medico e un tecnico del Soccorso Alpino. Contestualmente è stata allertata anche la stazione del Soccorso Alpino di Forni Avoltri, che ha istituito un campo base a Passo Cason di Lanza.

Il ferito, un uomo residente in Friuli Venezia Giulia, è stato recuperato in condizioni serie ma vive dal team dell’elisoccorso, che lo ha trasportato in volo all’ospedale di Udine per le cure del caso. Non sono ancora state diffuse informazioni ufficiali sul quadro clinico, ma si teme per la gravità delle lesioni, considerate la dinamica dell’incidente e l’età avanzata dell’escursionista.

La comitiva era composta da giovani accompagnati da alcuni adulti, tra cui la vittima dell’incidente. Il gruppo si trovava in un’area molto frequentata dagli appassionati di trekking, ma anche insidiosa per la morfologia del terreno e l’assenza di segnale telefonico, che in casi di emergenza può ritardare l’attivazione dei soccorsi.