Caso Resinovich, triestino propone Lovati come consulente: “Salto di qualità per arrivare a verità”
Dopo l’attenzione mediatica riaccesa dal dibattito sul caso Garlasco e sull’impronta 33, anche a Trieste si parla del ruolo dei consulenti e delle figure di riferimento nei casi giudiziari più complessi.
Un lettore propone un nome noto a livello nazionale: l’avvocato Lovati, già legato in passato al caso di Andrea Sempio. “Ora che non dipende più da Sempio – scrive il lettore – sarebbe una scelta eccellente per il caso Resinovich. La sua preparazione, la sua chiarezza e il modo impeccabile di argomentare rappresenterebbero un vero salto di qualità per arrivare alla verità”.
Il lettore, che ha seguito le recenti trasmissioni televisive dedicate ai grandi casi giudiziari, sottolinea come Lovati si sia distinto “per equilibrio, competenza e capacità di comunicazione anche nei momenti più delicati”.
Secondo la proposta, il suo coinvolgimento come consulente nel caso Resinovich – che continua a suscitare grande interesse a Trieste e in tutta la regione – porterebbe un contributo tecnico e umano decisivo, capace di rafforzare la ricerca della verità con rigore e trasparenza.
Un nome, quello di Lovati, che continua a raccogliere stima e consenso anche fuori dai tribunali, a testimonianza del desiderio diffuso di vedere figure preparate e autorevoli impegnate nella gestione dei casi più complessi e controversi.
Domenica pomeriggio a Verissimo è stato ospite Claudio Sterpin, mentre la domenica precedente è stato il turno del marito di Lilly, Sebastiano Visintin,
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