Caso Resinovich, silenzio per il secondo venerdì di fila a Quarto Grado: il pubblico italiano è deluso

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Caso Resinovich, silenzio per il secondo venerdì di fila a Quarto Grado: il pubblico italiano è deluso

Per il secondo venerdì consecutivo, Quarto Grado — il programma di approfondimento di Rete 4 condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero — ha scelto di non affrontare il caso di Liliana Resinovich, la donna triestina la cui tragica vicenda aveva tenuto col fiato sospeso l’Italia intera.

Un silenzio che non è passato inosservato. Migliaia di telespettatori, da Trieste a tutto il Paese, hanno espresso profonda delusione e amarezza per l’assenza del caso nel palinsesto di una trasmissione che per mesi aveva seguito con costanza e attenzione ogni sviluppo.

“È il secondo venerdì di fila che non se ne parla – scrive un utente –. E per molti telespettatori è ormai strano non vedere Seba e la Sterpin in trasmissione: il pubblico, abituato alla loro presenza costante, avverte la loro assenza e il silenzio attorno al caso come qualcosa di insolito e inquietante.”

Trieste, in particolare, vive questo silenzio come una ferita aperta. “Ci sentiamo dimenticati – racconta una cittadina –. Quella di Liliana non è solo una storia di cronaca, è una ferita che riguarda tutta la città e che merita rispetto.”

Per molti, la decisione di Quarto Grado di non dedicare spazio al caso Resinovich appare come una rinuncia alla memoria: un colpo al cuore per chi, da quasi tre anni, cerca risposte e continua a chiedere giustizia e verità.

Mentre la trasmissione si concentra su nuovi casi e ospiti ormai ricorrenti, il pubblico italiano resta deluso, affranto, ma determinato a non dimenticare Liliana Resinovich, simbolo di una verità che ancora attende di essere pienamente raccontata.