Area Science Park, Elettra 2.0: una nuova era della luce: al via l’installazione della macchina del futuro
È ufficialmente iniziata una nuova pagina nella storia della scienza e della ricerca italiana. Dopo 32 anni di operatività e quasi 12.000 esperimenti eseguiti, il sincrotrone Elettra è stato spento per l’ultima volta lo scorso 2 luglio 2025. E oggi, martedì 8 luglio, è stato presentato al pubblico e alle istituzioni l’avvio dell’installazione di Elettra 2.0, la nuova straordinaria macchina di luce che sorgerà negli spazi storici del laboratorio, all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico Area Science Park di Trieste.
Una cerimonia solenne per un passaggio epocale
Il momento inaugurale si è tenuto alla presenza delle autorità regionali, dei rappresentanti della comunità scientifica nazionale e di una selezionata delegazione di tecnici e ricercatori coinvolti nel progetto. Dopo una visita esclusiva al cantiere in corso, i partecipanti si sono riuniti presso la sala museale di FERMI, per una presentazione ufficiale densa di emozione e visione strategica.
Il progetto Elettra 2.0 rappresenta un colossale investimento pubblico da quasi 200 milioni di euro e prevede la realizzazione di un nuovo anello di accumulazione di quarta generazione, destinato a trasformare il panorama della ricerca scientifica europea.
Luce 1.000 volte più brillante e coerenza 60 volte superiore
Cuore tecnologico di questa rivoluzione sarà una sorgente in grado di fornire fasci di fotoni 1.000 volte più brillanti e 60 volte più coerenti rispetto al passato, grazie a una riduzione dell’emittanza del fascio di 50 volte. Un salto prestazionale che aprirà scenari completamente nuovi in settori come la fisica della materia condensata, la biologia strutturale, le nanotecnologie, la medicina traslazionale e le tecnologie quantistiche.
Saranno 32 le stazioni sperimentali previste, di cui 12 completamente nuove, progettate per affrontare le sfide della scienza contemporanea. La nuova macchina sfrutterà un layout multi-bend achromat, magneti curvanti superconduttivi, ondulatori in vuoto e rivelatori di ultima generazione.
Durante l’installazione operativi i laboratori e il laser FERMI
Durante il cosiddetto “dark period”, ossia la fase di installazione, saranno attivi 12 laboratori specialistici a supporto della ricerca internazionale, mentre FERMI, il laser a elettroni liberi di Elettra Sincrotrone Trieste, continuerà a operare regolarmente, garantendo la continuità dei progetti in corso.
Una visione al servizio della scienza e dell’umanità
«Con Elettra 2.0 costruiamo un’infrastruttura per la ricerca del futuro – ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato, Prof. Alfonso Franciosi – capace di offrire strumenti di osservazione senza precedenti, fino ad arrivare alla possibilità di analisi ad alta risoluzione per la diagnostica polmonare. Sarà una macchina aperta, accessibile, pensata per supportare comunità scientifiche interdisciplinari e affrontare le grandi sfide dell’innovazione.»
L’avvio della macchina è previsto nel 2026, mentre i primi utenti esterni potranno accedervi a partire dall’inizio del 2027.
Con Elettra 2.0, Trieste si conferma capitale internazionale della scienza e dell’innovazione, ospitando una delle infrastrutture più avanzate al mondo dedicate alla luce di sincrotrone.