Monfalcone, Cisint: “Con l’acquisizione dell’ex moschea Darus parte una vera operazione legalità”

Monfalcone, Cisint: “Con l’acquisizione dell’ex moschea Darus parte una vera operazione legalità”

L’on. Anna Maria Cisint interviene con una nota decisa e dai toni netti sul caso dell’immobile che ospitava la moschea irregolare “Darus Salaam” a Monfalcone. La struttura, acquisita dal Comune, rappresenta secondo la parlamentare un punto di svolta nella gestione del rispetto delle regole urbanistiche e del principio di legalità sul territorio.

“Da Monfalcone parte una vera operazione legalità — dichiara l’ex sindaca —. Un messaggio forte e chiaro, rivolto anche a tutti quegli altri sindaci, soprattutto del centrosinistra, che preferiscono voltarsi dall’altra parte”.

Cisint sottolinea come l'acquisizione dell’immobile da parte del Comune rappresenti un “passaggio storico” non solo per Monfalcone, ma per l’intero Paese. “Abbiamo ridato dignità ai piani regolatori — scrive — che certi gruppi dell’islam radicale vorrebbero aggirare, piegando le regole ai propri interessi e pretendendo eccezioni in nome di una libertà di culto malintesa e strumentalizzata”.

La nota si inserisce nel più ampio dibattito nazionale sul rispetto delle normative urbanistiche da parte dei luoghi di culto, tema che nella città dei cantieri ha assunto una dimensione di forte impatto pubblico e politico. Secondo Cisint, Monfalcone è oggi “un modello concreto di come si possa e si debba far rispettare la legge a tutti, anche a quei musulmani che, dietro la scusa della religione, pretendono di porsi al di sopra delle regole, se non addirittura di sostituire la nostra Costituzione con la Sharia”.

Non manca, nella nota, un riferimento diretto all’avvocato Matteo Latoracca, legale della comunità islamica coinvolta nella vicenda. Cisint attacca frontalmente: “È evidente che Latoracca vuole fare politica a Monfalcone, dopo aver fallito nella sua città, Cantù, dove era stato candidato sindaco per il PD. Viene qui e continua a collezionare sconfitte: farebbe meglio a concentrarsi sulle sentenze che perde, anziché cercare visibilità politica sulle spalle dei cittadini monfalconesi”.

Una dichiarazione destinata a far discutere, che consolida la linea dura dell’on. Cisint in tema di legalità, gestione del territorio e luoghi di culto. Il caso dell’ex moschea “Darus Salaam” resta al centro dell’attenzione pubblica, come simbolo di un confronto acceso tra diritti costituzionali, urbanistica e sicurezza.