Anziana con deambulatore attraversa in mezzo alla strada in ora di punta, preoccupazione (VIDEO)
Via Svevo, mercoledì 14 maggio 2025, ore mattutine. Un filmato realizzato da un passante documenta un episodio che suscita riflessione e preoccupazione: un'anziana, munito di deambulatore, attraversa in mezzo alla carreggiata proprio all’altezza dell’ingresso delle Torri, pochi metri prima delle strisce pedonali. Intorno a lei, il traffico scorre veloce in entrambe le direzioni, complice l’orario di punta.
La donna, probabilmente residente della zona, ha scelto di attraversare lontano dal passaggio pedonale, affrontando il tratto stradale con lentezza e difficoltà. Il rischio di un incidente è stato concreto: alcune auto sono state costrette a rallentare all’improvviso per evitarla.
Un gesto che solleva domande
La scena, oltre a colpire emotivamente chi era presente sul posto, mette in evidenza un tema urgente di sicurezza urbana e mobilità accessibile. Perché una persona anziana, con evidenti difficoltà motorie, sente di dover attraversare in un punto così pericoloso? Mancano forse percorsi accessibili? Le strisce pedonali sono troppo distanti o poco visibili? Ci sono barriere architettoniche non rilevate?
È evidente che qualcosa non ha funzionato: il gesto dell’anziana, pur avventato, appare come una scelta dettata più dalla necessità che dalla volontà.
Appello alla prudenza e alla prevenzione
Episodi simili impongono una riflessione sia ai cittadini che alle istituzioni. Alle persone al volante, l’invito è a mantenere sempre alta l’attenzione, specialmente in zone ad alta densità abitativa e in orari critici. Alle autorità competenti, si chiede un monitoraggio attento delle aree a rischio e l’adozione di misure che facilitino la mobilità delle fasce più fragili della popolazione: dagli attraversamenti pedonali ben segnalati, all’abbattimento delle barriere architettoniche, fino a una viabilità più inclusiva.
Il video di mercoledì in via Svevo non deve essere archiviato come una semplice “distrazione” o “incoscienza”. Va letto come un campanello d’allarme, uno dei tanti segnali che invitano la città a interrogarsi sul diritto alla sicurezza per tutti, a ogni età e in ogni condizione.
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