Addio a Maurizio Bacichi: il dj che ha fatto la storia della notte triestina e non solo

Addio a Maurizio Bacichi: il dj che ha fatto la storia della notte triestina e non solo

Un’ondata di commozione ha investito il mondo della musica e della nightlife triestina alla notizia della scomparsa di Maurizio Bacichi, dj amato e stimato da più generazioni, protagonista assoluto di un’epoca d’oro per le serate in riva al mare e nei locali simbolo della movida cittadina.

Un’anima della notte, tra Sistiana e il Mandracchio

Con la sua inconfondibile presenza in console, Bacichi ha fatto ballare intere generazioni nei luoghi storici del divertimento triestino, a cominciare dal celebre Vogue a Sistiana, la discoteca ospitata sotto i Sette Nani, dove – come ricordano con emozione i colleghi – «Maurizio era uno di casa, faceva il dj con noi ed era coccolatissimo da tutti. Una persona vera, dolce, rispettosa. Un’anima buona».

Negli anni successivi, è stato protagonista anche al Mandracchio, al Paradiso, al Princeps VIP, alla Bora e in moltissime altre consolle. La sua carriera è stata lunghissima, costruita con passione, serietà e un amore assoluto per la musica.

Una vita tra consolle e grandi piazze

Colleghi e amici lo ricordano come una figura di riferimento assoluta. «Maurizio Bacichi ha fatto la storia di numerosi locali a Trieste e non solo – raccontano alcuni tra coloro che hanno lavorato con lui –. Tra i nomi più importanti ci sono anche Villa al Trovatore, Titanic e Orient Express in Slovenia, Sabor Latino. Ma il suo percorso più importante lo ha visto protagonista come dj resident alla storica discoteca Hippodrome di Monfalcone».

Oltre alle serate in discoteca, la sua competenza e il suo stile raffinato lo hanno portato a esibirsi in località prestigiose come Milano, Riccione, Desenzano del Garda, Ciarlis a Cortina. Nei mesi estivi era spesso impegnato in piazze e feste pubbliche in tutta la Bassa friulana, nella Bisiacaria e nel Goriziano, facendo ballare migliaia di persone con selezioni musicali sempre curate e coinvolgenti.

Un collega, un amico, un maestro per intere generazioni

«Sentire della sua morte è stato un colpo tremendo – proseguono –. Era un uomo affettuoso, disponibile, e chi lo conosceva sa che non era solo un dj, ma un amico per molti, una figura rassicurante, presente, capace di trasformare una serata in un ricordo indelebile. Ancora oggi mi sembra incredibile doverlo ricordare così».

Numerosissimi i dj che lo hanno visto come maestro, ispirazione, esempio da seguire. Per tutti, Maurizio non è mai stato semplicemente un dj, ma il dj per eccellenza. Una figura che rappresentava con umiltà e carisma la passione autentica per la musica, la notte e il contatto umano.

Il saluto di chi non lo dimenticherà mai

La sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo nel panorama musicale cittadino, ma soprattutto nei cuori di chi lo ha conosciuto e stimato. «Una morte che ancora non riesco a realizzare – concludono – ma sono sicuro che ovunque sia ora, Maurizio starà continuando a fare quello che amava: far ballare le persone, con il sorriso sulle labbra e il cuore pieno di musica».

Chi lo ha conosciuto non potrà dimenticare il suo saluto inconfondibile, che resterà per sempre impresso nei ricordi di tutti: «Ciao stelazza». Un saluto semplice e affettuoso, come lui.