Sap Trieste in piazza a Roma: «Continue aggressioni a Polizia, Bodycam e il Taser, richieste a gran voce»

Pubblichiamo da Sap Trieste

Una delegazione della Segreteria Provinciale del SAP di Trieste con in testa il Segretario Provinciale Lorenzo TAMARO e Segretario Provinciale Aggiunto Simon CARFI ha partecipato  a Roma in Piazza del Popolo, alla Manifestazione “Basta aggressioni agli uomini di divisa” organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia, insieme al SAPPE della Polizia Penitenziaria, al SIM Carabinieri, al SIM Guardia di Finanza e al CONAPO dei Vigili del Fuoco.
 
Hanno accolto l’invito del SAP e sono stati presenti condividendone i temi della manifestazione anche i colleghi dell’FSP Polizia e del LES Polizia.
 
E’ stata una dura presa di posizione per denunciare il problema delle aggressioni che le FF.OO. subiscono (un’aggressione ogni 3 ore, per un totale di quasi 8 aggressioni al giorno; praticamente più di 235 aggressioni al mese).
 
La giornata di mobilitazione è stata indetta per sensibilizzare a ridare piena dignità alla nostra funzione attraverso tutele e garanzie funzionali, retribuzioni dignitose, ripianamento degli organici e libertà sindacali.
 
Da mesi siamo alla ricerca di un confronto con coloro che hanno la responsabilità della sicurezza del nostro Paese.
 
Il Presidente del Consiglio e il Ministro dell’Interno ci aveva garantito l’apertura di un tavolo di lavoro su nuovi protocolli operativi e tutele legali, ma nulla è stato fatto, mentre continuano ad aumentare le aggressioni e contemporaneamente crollano le tutele e le garanzie per gli uomini in divisa.
 
L’assoluzione a Verbania del ragazzo dopo aver mandato un “Vaff…” ad una volante di polizia e la cruenta aggressione subita da due poliziotti a Lecce, con i fermati subito rilasciati, sono solo due semplici esempi di cosa sta accadendo quotidianamente in questi tempi.
 
Ma poi anche la mancata assegnazione ed utilizzo di alcuni strumenti come le Bodycam e il Taser, richieste a gran voce dagli operatori della sicurezza.
 
Un silenzio assordante da parte delle Istituzioni che ci ha indotto a scendere a Roma in Piazza del Popolo.