Rotta Balcanica, inseguimento transfrontaliero per bloccare la fuga di un passeur con a bordo migranti

Rotta Balcanica, inseguimento transfrontaliero per bloccare la fuga di un passeur con a bordo migranti

Pubblichiamo da Lorenzo Tamaro - Segretario Provinciale SAP 

"Ancora un inseguimento transfrontaliero, l’ennesimo per bloccare la fuga di un passeur con a bordo migranti, l’ennesima azione congiunta delle polizie Slovene ed Italiane in contrasto alla tratta degli esseri umani provenienti dalla Rotta Balcanica.

Interventi che, oltre a mettere inevitabilmente a rischio l’incolumità dei colleghi, non li “tutela” del tutto sotto il profilo delle “grazie funzionali”.

Esistono delle norme di carattere generale in materia di accordi bilaterali italo-sloveni abbastanza buone, ma vorremmo venissero messe più in chiaro, quando accadono situazioni come queste, quello che si può e quello che non si deve fare.

Sia che l’intervento sia effettuato in Italia sia che sia effettuato in Slovenia.

Il SAP attende da molti anni che venga stilato un protocollo operativo che chiarisca in modo definitivo ed inequivocabile le modalità d’intervento.

L’inseguimento transfrontaliero di oggi certifica ancora una volta le molteplici modalità utilizzate dai criminali per far giungere in maniera illegale in Italia le persone che transitano per la Rotta Balcanica.

Per contrastare ciò ma anche per implementare le pattuglie miste italo-slovene è evidente che serve utilizzare un numero più elevato di uomini rispetto a quelli oggi a disposizione.

Serve inoltre una logistica diversa e l’utilizzo di altri mezzi ad esempio droni ed elicotteri come è stato fatto dalla Francia per individuare nuovi arrivi e assicurare alla giustizia i trafficanti di uomini".