Consiglio comunale nel mirino dell’opposizione: “Panteca arbitro di parte, Aula paralizzata da anni”

Consiglio comunale nel mirino dell’opposizione: “Panteca arbitro di parte, Aula paralizzata da anni”

I capigruppo di Adesso Trieste, Lista Russo Punto Franco, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico intervengono con una nota congiunta in risposta alla recente conferenza stampa del presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca, sollevando critiche pesanti sul ruolo di garanzia istituzionale e sulla conduzione dell’Aula.

“Un arbitro che sceglie una squadra”

Nel documento, i rappresentanti dell’opposizione utilizzano una metafora sportiva per descrivere l’atteggiamento del presidente del Consiglio comunale, paragonandolo a un arbitro che, subito dopo il fischio d’inizio, decide di parteggiare per una delle squadre in campo. In particolare viene contestata la mancata presa di posizione sulle frasi ritenute sessiste pronunciate dal sindaco Roberto Dipiazza, episodio che, secondo l’opposizione, rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di comportamenti che non renderebbero onore al Consiglio comunale.

Le mozioni dimenticate e il regolamento disatteso

Uno dei passaggi centrali della nota riguarda i numeri relativi all’attività consiliare. I capigruppo sottolineano come siano attualmente 190 le mozioni in attesa di discussione, con la più datata che risale addirittura a dicembre 2021. Un dato definito “eclatante”, soprattutto alla luce del regolamento del Consiglio comunale, che prevede la discussione delle mozioni entro un mese dal deposito.

Secondo l’opposizione, la maggioranza di destra, con l’appoggio del presidente del Consiglio, si rifiuterebbe sistematicamente di affrontare questi atti, impedendo di fatto il confronto su temi considerati rilevanti per la città.

Argomenti mai discussi nonostante il TUEL

Alla lista delle mozioni inevase si aggiungono tre argomenti richiesti formalmente dall’opposizione e mai portati in Aula, nonostante il Testo unico degli enti locali preveda l’obbligo di discussione entro venti giorni dalla richiesta. Si tratta delle linee di indirizzo per la gestione dei servizi educativi, anche alla luce dello stallo sull’asilo di Roiano richiesto nel maggio 2024, delle prospettive sull’ovovia presentate a settembre 2024 e della gestione dei flussi migratori e dell’ex ostello scout di Campo Sacro, anch’esso sollevato nello stesso periodo.

Per i firmatari della nota, questi numeri non rappresentano una semplice questione procedurale, ma fotografano una maggioranza che continua a non voler affrontare i problemi concreti della città.

Possibile intervento istituzionale nel nuovo anno

I capigruppo annunciano infine l’intenzione di intervenire all’inizio del nuovo anno sul tema della convocazione dei Consigli richiesti dall’opposizione, richiamando l’assessore regionale alle Autonomie locali all’esercizio del potere sostitutivo previsto dalla normativa nazionale nei casi di inadempienza degli obblighi di legge da parte del presidente del Consiglio comunale.

Una mossa che, nelle parole della nota, servirà anche a verificare se l’“arbitro” continuerà a indossare la divisa di una delle formazioni in campo.

La presa di posizione è firmata da Riccardo Laterza per Adesso Trieste, Paolo Altin per Lista Russo Punto Franco, Alessandra Richetti per il Movimento 5 Stelle e Giovanni Barbo per il Partito Democratico.