"Adesso Trieste, solidarietà a Linea d’Ombra e a chiunque si impegna per costruire città più solidale e accogliente"

Pubblichiamo da Adesso Trieste

 
Le forze dell’ordine hanno sequestrato telefoni personali, libri contabili dell’associazione e altro materiale, giustificando tale atto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reato che l’associazione contesta in quanto utilizzato in modo strumentale per colpire la solidarietà. Le modalità tramite cui si è svolto il sequestro ha dell’assurdo: all’alba, prelevando anche beni personali e beni volti all’assistenza delle persone che ormai da anni giungono in Piazza della Libertà. 
 
“In questi anni l’azione delle associazioni e dei gruppi che hanno praticato concretamente la solidarietà e l’accoglienza nei confronti di chi migra - dichiara Riccardo Laterza - è stata fondamentale, negli spazi abbandonati da una politica europea tesa a “delegare” il blocco dei flussi migratori ai Paesi esterni all’UE - come la Libia, la Turchia e la Bosnia-Erzegovina - e, di fatto, a impedire ai migranti l’esercizio dei loro diritti.” 
 
A livello nazionale questa logica si è riprodotta nella pratica dei respingimenti illegali al confine tra Italia e Slovenia, che solo poche settimane fa era stata sospesa. 
 
A livello locale invece, la chiusura dell’Help Center in Stazione da parte dell’Amministrazione Comunale ha determinato una situazione ancora più allarmante dal punto di vista sociale e sanitario, di fronte alla quale associazioni come Linea d’Ombra non sono state semplicemente lasciate sole, ma sono state di fatto osteggiate.
 
“Per tutte queste ragioni - queste le parole di Giulia Massolino -  Adesso Trieste esprime solidarietà e vicinanza a Gian Andrea e Lorena, a Linea d’Ombra ODV e a chiunque si impegna ogni giorno per costruire una città più solidale e accogliente”.