Casi di scabbia all'Itis

Questa mattina sono stati certificati casi di scabbia in tre residenze dell’ITIS”. A comunicarlo sono Aldo Pahor e Fabio Bonetta, rispettivamente presidente e direttore generale dell’Ente, sottolineando che “i nostri operatori hanno attivato tutte le procedure di emergenza previste oltre ai protocolli indicati dal Dipartimento di Prevenzione dell’AsuiTs al fine di garantire la tutela delle persone fragili che assistiamo.

L’ITIS ospita 450 persone, 500 vi lavorano e altre 500 entrano tutti i giorni a trovare i parenti. “Situazioni di questo genere – proseguono Pahor e Bonetta - si possono talvolta verificare e non è da escludere, come peraltro già avvenuto in passato, che la parassitosi sia venuta dall’esterno”.

Le misure di profilassi e le indicazioni del Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria specificano che il periodo di incubazione della scabbia dura in media 2-6 settimane in caso di primo contagio e che i sintomi si manifestano con intenso prurito, soprattutto notturno, che risparmia il viso e il cuoio capelluto. La patologia – riporta ancora la nota del Dipartimento - si cura con pomate da spalmare sul corpo.

La situazione è complessivamente sotto controllo – concludono i vertici dell’ITIS – grazie soprattutto alla capacità, preparazione e sensibilità di tutti i nostri operatori e alla fattiva collaborazione con le istituzioni sanitarie cittadine”.