FSP Polizia: «Rotta Balcanica, emergenza migratoria! Responsabilità della Slovenia»

Rotta Balcanica si continua a sottovalutare il problema ed inadempienza stato sloveno . A fronte di 1365 rintracci, solo nel periodo dal 1 gennaio al 6 agosto C.A. , effettuati dalla Polizia di Frontiera di Trieste, si evidenzia come questa provincia sia in mezzo a una vera e propria emergenza migratoria , la quale però, viene sottovalutata dal Ministero dell’Interno, che si dimostra incapace di prendere le dovute contromisure dirette a rafforzare il personale della Polizia di Stato in modo da aumentare il controllo del territorio confinario nord orientale , tornato alla ribalta della storia geopolitica europea dopo trent’anni dalla caduta della cortina di ferro , causa questa affluenza migratoria di massa che, tramite la rotta Balcanica ,si muove verso l’Europa da due fronti : quello arabo asiatico e quello africano» . Lo rileva il Segretario Generale Provinciale FSP POLIZIA DI STATO Alessio Edoardo «La cosa - riferisce -  che appare più grave però , sembra essere il mancato rispetto degli accordi di Dublino da parte del governo Sloveno che , a detta degli stessi rintracciati , evidenzia una mancanza di controlli e di identificazioni da parte della Polizia d’oltre confine , la quale sembra fare l’ orecchio da mercante di fronte a una evidente rotta migratoria che passa incontrovertibilmente sul suo territorio e sulle sue strade» . «Questa O.S. , - ancora FSP - preoccupata dalla situazione pressante, per il poco personale di Polizia a disposizione sul territorio per affrontare tali numeri di affluenza migratoria sul suolo nazionale , chiede un intervento del Governo diretto a una segnalazione alla UE ,la quale richiami la Slovenia a un maggiore rispetto degli accordi firmati a Dublino, accordi dei quali fa parte integrante anche lo stato confinario sloveno , firmatario , fra l’altro , dei trattati di Scenghen che impongono agli stati confinati con paesi non aderenti al trattato stesso un controllo fermo e deciso dei confini Europei» . «Rimane - conclude FSP POLIZA DI STATO -  chiaro che , un numero così elevato e in crescita di migranti , mette in grave difficoltà gli operatori di Polizia che, al momento , non hanno nemmeno a disposizione là possibilità di poter far conto di strutture per l’identificazione adeguate , sia per gli stessi migranti , privi tra l’altro di qualsivoglia assistenza medica che possa individuare eventuali persone ammalate da curare , esponendo così a rischi anche il personale della P.S. Che , come protocollo sanitario, ha solamente guanti in lattice e mascherine di carta . Fortemente preoccupati da questa situazione chiediamo un intervento veloce e duraturo volto a una risoluzione del problema che investa nelle misure giuste ogni parte in causa in questa grave emergenza» .