Migranti, FSP Polizia di Stato: «Fallimento politiche messe in campo dai Governi»

“Sono già 5000 gli irregolari che,negli ultimi mesi, hanno varcato il nostro confine in maniera irregolare , un numero enorme di disperati che continuano ad affluire nel nostro stato, dimostrando ampiamente il fallimento delle politiche sulla sicurezza messe in campo dai passati governi susseguitisi negli ultimi anni .” Tuona il segretario generale provinciale FSP Polizia di Stato Alessio Edoardo: “Lo stiamo affermando da anni , il poco personale della Pubblica Sicurezza non può e non riesce a bloccare e vigilare i 54km di confine con la Slovenia, nemmeno le pattuglie miste, messe in atto negli scorsi mesi , sono servite a dissuadere la rotta migratoria in quanto non garantiscono una vigilanza costante, sia durante la settimana ,che nell’arco di tutte le fasce orarie, ammesso che si riesca a farle uscire, proprio per la problematica del personale insufficiente in forza alla Polizia di Frontiera .” Continua il Sindacalista : “Auspichiamo un richiamo forte da parte del nuovo Ministro dell’Interno è da quello degli Esteri , per un maggior impegno della Slovenia nei controlli sul suo territorio nazionale e sopratutto su i suoi confini .  Confini, che sono i primi con paesi non aderenti a Schengen e ai trattati di Dublino.”- continua il segretario - “Proprio la Slovenia dovrebbe essere il primo garante per la difesa del territorio europeo e sopratutto vigile sull’immissione di irregolari nei territori dell’Unione Europea.” “Questa O.S., Fortemente preoccupata dall’andamento degli eventi, chiede ai Ministeri preposti ,una politica diretta a un rispetto dei regolamenti siglati in Europa da parte degli Stati aderenti a Schegen e Dublino e di avere quanto prima un aumento considerevole di personale di Polizia per una maggiore vigilanza dei confini nonché un protocollo di sicurezza medica , al momento inesistente, che comporti visite mediche le quali garantiscano la salute dei migranti rintracciati in modo da evitare pericoli sanitari agli stessi e al personale delle F.O. che, essendo il primo contatto con i profughi, risultano più esposti ad eventuali pericoli sanitari .” Conclude Alessio:“Un protocollo sanitario e ormai un veicolo essenziale per gestire un flusso migratorio così numeroso, esso già presente nei porti siciliani, deve essere riprodotto anche in questa provincia per assicurare la sicurezza sanitaria essenziale per un emergenza di questi livelli, oltre ad individuare un ufficio capace di fornire tutti i requisiti di sicurezza e operatività per svolgere le pratiche di riconoscimento in condizioni di assoluta sicurezza e comodità .”