Un anno di MIRS: 4mila visitatori e una giornata di festa per il museo che parla di futuro

Immagine da archivio del museo Mirs [...]

Un anno di MIRS: 4mila visitatori e una giornata di festa per il museo che parla di futuro

Quattromila visitatori in un solo anno, mille studenti coinvolti in laboratori didattici e percorsi interattivi, un pubblico arrivato da tutto il Friuli Venezia Giulia, dal Veneto e anche oltre. Il Mirs, Museo Interattivo della Radio e della Società, di Pasiano di Pordenonespegne la sua prima candelina con numeri che raccontano molto più di un semplice bilancio. Parlano di un progetto culturale che ha saputo conquistare curiosità, fiducia e partecipazione, diventando in dodici mesi un punto di riferimento per il territorio e per il mondo della scuola.

 

La giornata di festa

 

Per celebrare il suo primo anniversario, domenica 21 dicembre il Mirs apre le porte a una giornata speciale di festa, inserita nel clima dei Mercatini di Natale di Pasiano di Pordenone. Il museo sarà visitabile gratuitamente per tutta la giornata, con orario continuato dalle 10 alle 18, e proporrà un programma pensato per famiglie, bambini, ragazzi e appassionati di tecnologia e comunicazione. Sono previsti laboratori gratuiti dedicati ai più giovani, che potranno sperimentare in prima persona la costruzione di un biglietto di auguri luminoso con led e circuiti, oltre a una visita guidata speciale gratuita dedicata al rapporto tra radio e tecnologia.

 

“Il primo compleanno del Mirs è un traguardo importante per tutta la nostra comunità – sottolinea il sindaco di Pasiano di Pordenone, Marta Amadio –. In un solo annoil museo di proprietà comunale ha dimostrato di saper attrarre pubblico, stimolare interesse e diventare un vero volano culturale e turistico per il territorio. È la conferma che investire in cultura, innovazione e divulgazione è una scelta che genera valore e identità”.

 

Il Mirs e le scuole

 

Un successo che passa in modo significativo anche dalla scuola. Dall’apertura a oggi, e fino alle attività in programma entro la fine dell’anno scolastico, sono infatti circa mille gli studenti coinvolti nei laboratori e nei percorsi didattici del Mirs. Un dato che testimonia la capacità del museo di dialogare con le nuove generazioni e di affiancare concretamente il mondo dell’istruzione. “Il Mirs ha saputo parlare subito alle scuole – evidenzia l’assessore comunale alla Cultura e Istruzione, Martina Vendramini – diventando uno spazio educativo vivo, dove apprendimento, sperimentazione e curiosità si incontrano. Il coinvolgimento di così tanti studenti è il segnale di una collaborazione didattica di grande valore, destinata a crescere nel tempo”.

 

Il Mirs, turismo e sviluppo economico

 

Ma il Mirs, in questo primo anno, è diventato anche un punto di incontro privilegiato per la valorizzazione turistica del territorio. Sono stati numerosi, infatti, i contatti di aziende che hanno voluto organizzare visite guidate nell’ambito di iniziative di welfare aziendale o che hanno scelto il museo come palcoscenico privilegiato per dare visibilità al commercio locale, visti anche i tanti visitatori che sono arrivati da fuori Pasiano. “Dal punto di vista turistico – commenta l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo, Loris Canton –, il Mirs è un’attrazione originale, adatta a famiglie, scuole, appassionati di storia e tecnologia, ed è in grado di intercettare flussi di visitatori anche al di fuori dei circuiti tradizionali. Questo significa maggiore visibilità per Pasiano, più presenze e ricadute positive per le attività ricettive, commerciali e della ristorazione locale. Investire in iniziative di questo tipo significa investire nella qualità della vita, nell’attrattività del territorio e nel futuro di Pasiano di Pordenone”.

 

Il primo compleanno del museo non è quindi solo una festa, ma la celebrazione di un percorso che guarda al futuro, rafforzando il legame tra memoria, tecnologia e comunità e confermando Pasiano di Pordenone come luogo capace di innovare anche attraverso la cultura in un’ottica sempre più integrata con le altre realtà del territorio in vista del 2027, quando Pordenone sarà per un anno capitale italiana della Cultura.