Un albero di Natale gigante tutto l’anno in piazza Unità: l’idea un po’ folle che a Trieste piace sul serio
A Trieste le idee migliori non nascono mai nei palazzi, ma tra un caffè lungo, una bora che ti scompiglia i pensieri e una frase buttata lì per scherzo che, piano piano, smette di sembrare uno scherzo. L’idea dell’albero di Natale gigante in piazza Unità, acceso tutto l’anno, è una di quelle.
All’inizio fa sorridere. Poi ci pensi meglio. E alla fine dici: ma perché no?
Non solo Natale, ma identità
Perché quell’albero non sarebbe solo Natale. Sarebbe luce. Sarebbe un simbolo. Sarebbe Trieste che decide di non spegnersi mai. Un albero pieno di luci, decorazioni, magari riviste con le stagioni, che resti lì anche a marzo, a giugno, ad agosto, quando il sole tramonta tardi ma una luce in più non dà mai fastidio.
In fondo piazza Unità è già una scenografia naturale. Il mare davanti, i palazzi dietro, il vento che passa. Un albero sempre acceso diventerebbe una firma, una stranezza bella, una cosa che dici solo qui.
Una follia tenera, molto triestina
Certo, qualcuno direbbe che è un’idea fuori di testa. Ed è proprio questo il punto. Trieste è anche questo: un po’ ironica, un po’ malinconica, un po’ testarda. Una città che non ama fare le cose come tutte le altre.
Tenere un albero di Natale tutto l’anno significherebbe fregarsene del calendario e dire che la bellezza non ha scadenza. Che le luci non servono solo a dicembre, ma anche a gennaio quando piove, a febbraio quando tutto sembra grigio, a novembre quando la città si chiude un po’ in se stessa.
Una luce che resta
Non sarebbe una festa forzata, ma una presenza. Una compagnia silenziosa. Una cosa che fa sorridere i turisti, che divide i triestini, che fa discutere al bar. E quando un’idea fa discutere, vuol dire che ha colpito nel segno.
Forse resterà solo una fantasia. O forse un giorno, passando in piazza Unità a maggio, qualcuno alzerà gli occhi e dirà: guarda, l’albero è ancora lì. E non sembrerà più così strano.
Perché Trieste è anche questo
Una città che sa essere elegante e fuori asse allo stesso tempo. Che ama le luci, il mare, le tradizioni, ma anche le piccole follie. Un albero di Natale eterno? Forse sì. Forse no. Ma a Trieste, anche solo immaginarlo, è già un po’ realtà.