“Senza presepe popolo si smarrisce": Cisint richiama l’Europa alle sue radici dal cuore di Trieste (VIDEO)

“Senza presepe popolo si smarrisce": Cisint richiama l’Europa alle sue radici dal cuore di Trieste (VIDEO)

el cuore del Natale triestino, tra luci, famiglie e una pista di pattinaggio gremita, Anna Cisint è intervenuta in diretta con Trieste Cafe, in un confronto aperto e articolato che ha toccato i grandi temi dell’identità europea, del rapporto tra territori e istituzioni comunitarie e del futuro della città. Un dialogo nato in un contesto informale, ma carico di significato simbolico, nel pieno delle festività natalizie.

La parlamentare ha voluto innanzitutto sottolineare la bellezza di una Trieste viva, partecipata, capace di offrire momenti di aggregazione autentica. Un’atmosfera che, secondo Cisint, rappresenta perfettamente lo spirito di una città che sa essere accogliente senza rinunciare alla propria storia.

Il Natale come radice culturale e identitaria

Nel suo intervento, Anna Cisint ha posto con forza il tema del Natale come momento identitario, non solo familiare ma culturale. Un tempo in cui, ha spiegato, ci si riconosce per ciò che si è stati, per ciò che si è e soprattutto per ciò che si vuole continuare a essere. Da qui il richiamo diretto alle radici cristiane e occidentali, considerate parte integrante della storia europea.

Cisint ha espresso preoccupazione per quelle tendenze che, a suo giudizio, portano a nascondere o svuotare di significato simboli come il presepe, ricordando come questi rappresentino non solo una fede, ma un patrimonio culturale condiviso. Il suo invito è stato chiaro: difendere il presepe e il Natale significa difendere la memoria e l’identità di un popolo.

Europa e immigrazione, i risultati rivendicati

Ampio spazio è stato dedicato anche al lavoro svolto in ambito europeo, in particolare sul tema dell’immigrazione. Cisint ha rivendicato i risultati ottenuti nelle modifiche al patto su asilo e immigrazione, soffermandosi in modo specifico sulla rotta balcanica, tema particolarmente sensibile per Trieste.

La parlamentare ha spiegato come, per la prima volta, sia stato previsto l’impiego di Frontex fuori dai confini dell’Unione Europea, con uomini e mezzi dispiegati in Bosnia, a Bihac, grazie a una convenzione tra Unione Europea e autorità locali. Un passaggio che, secondo Cisint, potrà incidere concretamente sulla sicurezza e sulla gestione dei flussi.

Ha inoltre evidenziato le novità relative ai minori stranieri non accompagnati, sottolineando l’introduzione della possibilità di allontanamento in caso di minaccia all’ordine pubblico o alla sicurezza nazionale, e l’ampliamento della definizione di Paesi terzi sicuri, con riferimento ai Paesi di transito.

Famiglia, territorio e impegno personale

Nel corso della diretta, Cisint ha raccontato anche il proprio Natale, che trascorrerà in famiglia, tra impegni istituzionali e brevi momenti di pausa. Ha ribadito l’importanza di sostenere il commercio locale, invitando ad acquistare nei negozi di prossimità, definiti come veri presìdi del territorio.

Un passaggio particolarmente sentito è stato quello dedicato all’impegno sul tema dell’amianto, legato anche a una storia personale, che la porterà nei prossimi giorni a Roma per un convegno nazionale.

Trieste come modello e augurio finale

In chiusura, Anna Cisint ha rivolto un augurio sentito a Trieste e ai suoi cittadini, definendo la città emozionante, luminosa e profumata nel periodo natalizio. Un luogo che, già di per sé affascinante, durante le feste riesce a esprimere un’atmosfera ancora più intensa.

Il messaggio conclusivo è stato semplice ma diretto: vivere il Natale con consapevolezza, custodire le proprie radici e guardare al futuro senza rinnegare ciò che si è.

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