Via Ghirlandaio, quando il degrado è una scelta: l’ennesimo schiaffo al decoro urbano

Via Ghirlandaio, quando il degrado è una scelta: l’ennesimo schiaffo al decoro urbano

Nella mattinata di lunedì 15 dicembre 2025, all’incrocio tra via Ghirlandaio e via Pollaiuolo, una fotografia racconta senza bisogno di parole una scena di incuria e mancanza di rispetto. Accanto alla ringhiera e a pochi passi da un cestino dedicato alla raccolta delle deiezioni canine, sono chiaramente visibili escrementi lasciati sul marciapiede, segno evidente di un comportamento incivile che continua a ripetersi nonostante gli strumenti messi a disposizione.

Il paradosso del decoro a portata di mano
La presenza del cestino arancione “Mettila nel sacco”, installato proprio per favorire la pulizia e il rispetto degli spazi comuni, rende l’episodio ancora più emblematico. Non si tratta di una mancanza di servizi, ma di una scelta consapevole di non utilizzarli, che finisce per ricadere sull’intera comunità: residenti, pedoni, anziani e famiglie che quotidianamente vivono e attraversano il quartiere.

Una questione di responsabilità collettiva
Il decoro urbano non è solo una questione estetica, ma riguarda igiene, sicurezza e qualità della vita. Episodi come questo, seppur apparentemente minori, alimentano un senso diffuso di trascuratezza e contribuiscono a deteriorare il rapporto di fiducia tra cittadini e spazio pubblico. In una città che investe in servizi, arredo urbano e vivibilità, comportamenti di questo tipo rappresentano una stonatura difficile da ignorare.

Trieste e il rispetto degli spazi comuni
Trieste ha spesso dimostrato di saper essere una città ordinata, civile e attenta. Proprio per questo, ogni gesto di incuria risalta con maggiore forza. Il rispetto delle regole basilari di convivenza non richiede grandi sforzi, ma solo consapevolezza e senso civico, elementi fondamentali per mantenere dignitosi i quartieri e tutelare chi li vive ogni giorno.