"Trieste ha bisogno di più inaugurazioni,, io ci ci vado per l’atmosfera, la gente... e il buffet!”

"Trieste ha bisogno di più inaugurazioni,, io ci ci vado per l’atmosfera, la gente... e il buffet!”

A Trieste non mancano gli eventi, le feste di via, le mostre, i talk, i concerti. Ma a qualcuno non basta. È il caso di un triestino verace che ha scritto una segnalazione curiosa alla redazione: vorrebbe più inaugurazioni in città, perché – dice – “sono tra gli eventi più sinceramente godibili del panorama culturale triestino”.

Gente, chiacchiere e... buffet a confronto

Secondo questo frequentatore seriale di vernissage e tagli di nastro, le inaugurazioni sono un’occasione unica per ritrovare vecchie conoscenze, confrontarsi su come cambiano i buffet da un evento all’altro – “a volte abbondanti e fantasiosi, altre volte minimalisti e un po’ tirati” – e per vivere quell’atmosfera leggera e mondana che solo un’inaugurazione sa regalare.

“Alla fine non è solo questione di mangiare – racconta – ma di guardare come si muove la città: chi c’è, chi manca, chi arriva solo per farsi vedere, chi resta davvero per ascoltare e brindare. È sociologia urbana, altro che aperitivo”.

“Anche il regalino fa piacere”

Nella sua lettera, il cittadino ironizza anche su un altro dettaglio che, a suo dire, non guasta mai: il piccolo omaggio, che alcune inaugurazioni offrono agli ospiti. “Che sia una shopper con logo, un catalogo in anteprima o una bottiglietta di vino locale, ricevere un pensierino ti fa sentire accolto. E in fondo è questo il bello: sentirsi parte di qualcosa”.

Un appello (sorridente) agli organizzatori

Con tono leggero ma non privo di una punta di nostalgia per certe abitudini che sembrano diminuire, il nostro lettore lancia un messaggio chiaro: più inaugurazioni per tutti, non solo per celebrare l’arte, la cultura o l’apertura di un’attività, ma anche per alimentare la dimensione sociale e conviviale di Trieste.

In tempi in cui si parla tanto di eventi “esperienziali”, forse è proprio l’inaugurazione, con il suo mix tra rito e ritozzo, che mette d’accordo tutti. E se c’è anche un prosecco freddo e due tartine ben fatte, ancora meglio.

foto sebastiano visintin