Manzano aderisce alla rete del Difensore civico regionale: più tutele per i cittadini nei rapporti con il Comune
"È stata sottoscritta con il Comune di
Manzano l'apposita convenzione che consente una diretta
interlocuzione con l'amministrazione comunale. Manzano viene,
quindi, ad aggiungersi ad altri trentadue Comuni già in
precedenza convenzionati, rappresentativi di realtà ben
disparate, fra cui Udine, Pordenone, Gorizia, Cividale, Tolmezzo,
San Daniele, San Giorgio di Nogaro, Casarsa, Pavia di Udine,
Palmanova , ma anche Cordovado, Erto Casso, San Pietro al
Natisone, Morsano al Tagliamento, Prepotto".
Lo fa sapere in una nota il Difensore civico regionale, Arrigo De
Pauli.
"Anche i cittadini di Manzano - prosegue De Pauli -, nonostante
l'avvenuta soppressione della figura del difensore civico
comunale, potranno segnalare eventuali disservizi, ritardi e
criticità in ambito comunale, nelle materie di trasporti
pubblici, viabilità, illuminazione, smaltimento di rifiuti,
edilizia, urbanistica, piani regolatori, servizi sociali,
concorsi pubblici, chiedendo l'intervento del difensore a loro
tutela, senza alcun esborso, ferma l'impostazione collaborativa
con l'amministrazione".
De Pauli specifica che le "convenzioni si rendono necessarie con
i Comuni proprio perché è in questi che si svolge la vita
quotidiana delle persone. L'esperienza ha posto in evidenza il
doppio binario dell'attività del difensore civico che svolge una
preziosa funzione di raccordo fra cittadino e pubblica
amministrazione: da un lato si fa carico della tutela della
persona con riferimento alle problematiche di prossimità, calate
nella vita quotidiana, dall'altro assicura il suo impegno
collaborativo con l'amministrazione comunale convenzionata che si
è spesso concretizzato nel disinnesco di possibili contenziosi".
Il Difensore civico evidenzia che "purtroppo, nell'attuale
assetto normativo si registrano due tipi di disuguaglianze:
quella che consente l'interlocuzione con amministrazioni
regionali e statali, ma non con i Comuni in difetto di
convenzione, e quella che fra i Comuni convenzionati e non".
Per far fronte a tali disparità, De Pauli fa sapere di "aver
assunto da tempo l'iniziativa di sensibilizzare il Consiglio
regionale e l'assessore alle Autonomie locali, oltre all'Anci e
al Cal, rappresentando l'opportunità di un intervento legislativo
che comporti l'estensione automatica dell'attività del difensore
quale anello di congiunzione fra le persone e le amministrazioni
comprese quelle comunali, ferma la possibilità accordata a
quest'ultime, per doveroso rispetto della loro autonomia, di non
volerne usufruire".