Progetto co-housing anziani e studenti universitari, al via consultazione a Trieste

«Qualche giorno fa ci siamo imbattuti in uno splendido articolo e leggendolo come Associazione abbiamo compreso quanto oggi la sfida di chi come noi si pone l'obiettivo di mettere a sistema gli interessi e promuovere soluzioni condivise e partecipate fra i cittadini non sia aggiornare le letture esistenti dei problemi della società, ma cambiare totalmente registro e capire come, in assenza di un dirigismo pubblico d'altri tempi, l'unione di più bisogni possa creare opportunità di welfare nuove, semplici e apparentemente impensabili». Lo sottolinea ProgettiAmo Trieste

«Anziani - ancora - che soffrono la solitudine e studenti che lottano per poter avere una casa e studiare si uniscono, spontaneamente e senza forzature, combattendo disagi e diseguaglianze. Succede a Milano, ma ci siamo chiesti: Perché non può succedere a Trieste? La città più anziana d'Italia, con moltissimi anziani che vivono da soli, ma contemporaneamente una città decisamente universitaria, per la precisione con 16.000 studenti che fanno parte della vita quotidiana di Trieste».

«Perché - conclude la nota - non provarci? Per questo come associazione abbiamo deciso di metterci la faccia: avvieremo subito innanzitutto una consultazione fra i nostri 150 soci e simpatizzanti su come declinare l’iniziativa, il passo immediatamente successivo sarà coinvolgere i nostri partner consolidati che potranno aiutarci e condividere il progetto , dal mondo dell’associazionismo cittadino a quello universitario. Infine avvieremo dei tavoli di confronto cittadino con le parti sociali e istituzionali interessate. Noi crediamo si possa fare, del resto il nostro motto è #insiemeSepol! Seguiranno maggiori dettagli nelle prossime settimane.»