Il Vaticano dice no alla benedizione delle coppie gay : “Sarebbe illegittimo“

E’ ufficiale la bocciatura da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede rispetto alla benedizione delle coppie gay, nonostante le aperture emerse nei due Sinodi sulla famiglia chiesti da Papa Francesco.

La Chiesa non solo non ha il potere di benedire le unioni gay, ma afferma che farlo farlo sarebbe per di più considerato illecito. Il Vaticano chiude così un dibattito aperto da molti anni e mette un punto alla questione della legittimità della benedizione delle coppie gay. Tutto ciò, inoltre, vanifica le aperture emerse nei due Sinodi sulla famiglia chiesti da Papa Francesco.

Quest’ultimo, è necessario sottolineare, ha letto e autorizzato il documento pubblicato dalla congregazione per la dottrina. Tra le reazioni vi è anche lo stupore, visto che negli ultimi anni c'erano stati notevoli passi in avanti nei confronti della comunità Lgbt, durante i quali il Pontefice si era esposto anche pubblicamente nel chiedere copertura legislativa per le coppie omosessuali.

Stando a quanto riportato sul documento, se si permettesse la benedizione delle unioni gay si cadrebbe nell’errore di equipararle alle unioni matrimoniali tradizionali. Nell’articolata nota esplicativa rilasciata dal cardinale Luis Ladaria e dall’arcivescovo Giacomo Morandi, e ripresa dal Vaticano, la Santa Sede ha supportato la prima decisione con tre motivazioni.

La prima richiama “il valore e la verità delle benedizioni”, che non sarebbero possibili su una relazione non “ordinata a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione”.

La seconda riguarda l’incoerenza tra le benedizioni e quelle unioni, non solo tra persone dello stesso sesso, “che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio”.

La terza concerne invece l’illiceità delle benedizioni sulle unioni non eterosessuali, “in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione con la benedizione nuziale”.

Ma non è finita qui. La nota aggiunge in seguito che ben viste le benedizioni “a singole persone con inclinazione omosessuale”, a condizione che si mostri l’interesse a vivere secondo il disegno di Dio, e si conclude dichiarando che la Chiesa non può benedire il peccato: “benedice l’uomo peccatore, affinché riconosca di essere parte del suo disegno d’amore e si lasci cambiare da Lui”.