Alessandra Mussolini: "Nella vita cambiamo tutti. Sono una ragazza di Sinistra"
“Sono una ragazza di sinistra”, così Alessandra Mussolini, prima dando il suo sostegno al Ddl Zan e alle battaglie della comunità LGBT -quando ha pubblicato su Instagram la foto con la scritta “Ddl Zan” sul palmo della mano-, ora con questa ammissione come un fulmine a ciel sereno. Dopo aver lasciato la politica attiva nel 2019, Alessandra Mussolini ha decisamente cambiato vita e soprattutto idee.
“Quella proposta da Zan è una legge doverosa perché è un semplice prendere atto di qualcosa che esiste già nella società. Per me la sessualità è un fatto personale, e anche temporaneo. Nella vita cambiamo tutti: in base alle esperienze, alle cose che ci accadono”, afferma in un'intervista a Vanity Fair. Posizioni che non sono piaciute ai suoi fan ed ex elettori di destra: “E che si scatenassero. Essere liberi di esprimersi vuol dire non pensare alla reazione degli altri. Prima mi preoccupavo di non deludere il mio elettorato, adesso: ciaone. Dopo una certa età è bello essere imprudenti”.
“Sono una diversamente ragazza che ha fatto battaglie nelle quali ha creduto, al di là dei colori. Io certe cose le ho sempre pensate, ma siccome ero pur sempre in un ambito politico, non potevo dare loro spazio. Sono stata cacciata dalla Commissione affari sociali sulla procreazione medicalmente assistita perché ero per la diagnosi pre-impianto, che gli altri osteggiavano. Chiedevo: “Ma se gli embrioni poi non vanno bene?”. Mi rispondevano: “C’è sempre l’interruzione di gravidanza”. Come se il corpo della donna non contasse nulla, come se l’aborto non fosse un trauma”, spiega la Mussolini, che dopo 27 anni è ormai fuori dalla politica. “L’ho fatta perché mi piaceva. Però ho capito presto di non essere libera. Se vuoi portare avanti le tue convinzioni, sei emarginata. Io spesso sono stata sola. Ne prendo atto senza nessun vittimismo. Io e la politica ci siamo lasciate di comune accordo e con serenità”.