Al via a Trieste la valorizzazione dei locali storici: sito web, mappe e percorsi, Un tris per il rilancio

Sono perle rare, esemplari in via di estinzione, testimoni della storia economico-sociale di Trieste. I locali storici, che siano caffè, botteghe o farmacie, proprio per questo elevato valore, necessitano di strumenti che li valorizzino, anche in chiave turistica. L’atmosfera che si respira entrando in uno dei 61 locali storici sopravvissuti a Trieste, ascoltando il racconto dei loro gestori, emerge uno spaccato di questo territorio che pochi strumenti riescono a trasferire.

Ė nel solco di queste considerazioni, che si inserisce il progetto “Locali Storici”, promosso da Confcommercio Trieste, sostenuto da PromoTurismo FVG, Fondazione CRTrieste e patrocinato dall’amministrazione comunale.

“L’idea - ha spiegato Antonio Paoletti, presidente della Confcommercio giuliana - è nata appunto dalla volontà di salvaguardare e supportare quelle realtà produttive, di vari segmenti del commercio e dei pubblici esercizi, che a tutti gli effetti costituiscono non solo un patrimonio produttivo, ma pure una componente storica del nostro territorio e capace di offrire un quadro, talvolta inedito, di alcuni aspetti del suo sviluppo”.

Per fregiarsi del riconoscimento di “Locale storico”, l’impresa deve possedere i requisiti fissati dalla stessa Regione Friuli Venezia Giulia con la Legge 29 del 2005. Le prerogative sono una permanenza ininterrotta sul mercato per almeno 60 anni, l’ubicazione in un edificio d’interesse storico e la presenza in seno all’azienda, di arredi e/o strumentazioni di riconosciuto valore artistico. In presenza di entrambi gli ultimi due requisiti, l’impresa si potrà avvalere della Targa d’Oro, mentre, se di uno solo, di quella d’Argento.

L’iter prevede sia il Comune a raccogliere eventuali candidature al riconoscimento di locale storico, e a sottoporre poi la richiesta alla Regione che, verificata l’idoneità della domanda, rilascia il riconoscimento.

Attualmente i Locali Storici a Trieste censiti sono 61, di cui 24 pubblici esercizi, tra ristoranti, pasticceria e bar, 23 negozi, food e non e 14 farmacie. Allargando il focus all’intera regione, le unità insignite sono complessivamente 398, di cui 227 in provincia di Udine, 74 in quella di Pordenone e 36 nell’Isontino, al di là delle 61 dell’ambito giuliano.

“Operativamente ‒ ha illustrato Paoletti ‒, per offrire una degna vetrina a queste attività, abbiamo predisposto uno spazio all’interno della sezione Progetti del sito web di Confcommercio Trieste, che raccoglie schede digitali, con trascorsi, aneddoti e informazioni delle stesse, ma testimonia anche l’impatto che queste realtà, suddivise in base alla tipologia della loro offerta commerciale, hanno avuto sull’area dove insistono”.

Ė’ stata inoltre predisposta pure sia una mappa online, collegata a google maps, con un QR Code che rimanda al sito, che cartacea la quale verrà veicolata anche attraverso il Convention Visitors & Bureau (CVB) Trieste, per accompagnare il visitatore nel lungo periplo che andrà a toccare tutti i 61 Locali storici. Il progetto, operativamente, è stato coordinato da Cristina Rovis, con la parte grafica affidata a Marco Davanzo, quella fotografica realizzata Lara Perentin mentre, lo sviluppo digital, è stato curato da Exe Advisor.  

 

 

 

 

 

 

“Quest’iniziativa ‒ ha evidenziato da ultimo Paoletti – potrà trovare sponda istituzionale nella Regione, anche nell’ambito dell’aggiornamento della Legge sul Commercio attesa nei prossimi mesi, che sta predisponendo risorse e strumenti per la valorizzazione dei centri urbani, storici e delle imprese in essi collocati”.

 

“I Locali Storici - spiega l’assessore regionale alle Attività Produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini - sono custodi delle tradizioni e della cultura della nostra terra e per questo è necessario valorizzarli. Dopo la pandemia, sempre più visitatori chiedono una forma di turismo lento, votato alle esperienze e alla scoperta dei sapori autentici e delle peculiarità del territorio. In questo senso, i locali storici sono i migliori ambasciatori del Friuli Venezia Giulia. Soltanto a Trieste se ne contano oltre sessanta e ora, grazie alla collaborazione tra Confcommercio, Fondazione CRTrieste, PromoTurismoFVG, peraltro con il prezioso patrocinio dell’amministrazione comunale giuliana -, verranno messi in rete e fatti conoscere.

Un plauso - conclude quindi Bini - a quanti hanno curato questo progetto che, sono certo, sarà un ulteriore tassello per arricchire l’offerta turistica di Trieste, la città in Regione che più di tutte, quest’anno, è cresciuta in termini di presenze e appeal”.

 

“In un contesto socio-economico in continua evoluzione e trasformazione - ha quindi fatto rilevare Paolo Santangelo, Segretario Generale della Fondazione CRTrieste - le attività storiche rappresentano dei punti fermi ancorati alla tradizione, così come alle loro peculiarità e alla loro capacità di erogare servizi di vicinato mantenendo viva l’identità del territorio.

Sono queste le ragioni che hanno spinto la Fondazione CRTrieste a sostenere l’iniziativa di Confcommercio”.

 

“Al di là di un meritato apprezzamento per la capacità imprenditoriale evidenziata nel corso dei decenni - ha commentato la vicesindaca del Comune di Trieste, Serena Tonel - credo che quest’iniziativa rappresenti un riconoscimento pure per l’impegno e i sacrifici fatti da tante famiglie di operatori economici per mantenere in vita attività storiche in momenti difficili, tra cui quello attuale, che vede ad esempio l’online essere un competitor molto pressante specie per le piccole realtà della rete distributiva. Inoltre - ha fatto poi notare ancora Tonel - accogliamo con favore questo progetto dei Locali Storici anche perché si inserisce in quel contesto di progettualità e azioni, appoggiato appunto dal Comune, volto a valorizzare le realtà di vicinato, di vari segmenti produttivi, in quanto componenti essenziali dell’offerta commerciale della città”.