Intelligent Total Body Scanner for Early Detection of Melanoma

 L’8 aprile è ufficialmente iniziato il progetto iToBoS (EU Grant 965221), acronimo per Intelligent Total Body Scanner for Early Detection of Melanoma, coordinato dall’Università di Girona e finanziato dalla comunità europea con il Programma H2020. Il progetto si basa su un partenariato eterogeneo di 19 gruppi per la costruzione dello strumento e la sua applicazione clinica per il bene dei pazienti, rappresentati nel progetto dal “Melanoma Patient Network Europe.  iToBoS mira a sviluppare una piattaforma diagnostica di intelligenza artificiale per la diagnosi precoce del melanoma cutaneo, partendo dalla costruzione dello strumento alla sua “educazione” a riconoscere i melanomi cutanei. La piattaforma in sviluppo include un innovativo e nuovo scanner total body e uno strumento CAD (Computer Aided Diagnostics) per integrare varie fonti di dati, come cartelle cliniche, dati genomici e imaging in vivo. Questo approccio dovrebbe aumentare l’accuratezza della diagnosi precoce del melanoma in modo altamente personalizzato per il paziente. Il progetto svilupperà e convaliderà uno strumento di assistente cognitivo AI per responsabilizzare gli operatori sanitari, offrendo una valutazione del rischio per ogni neo. Il nuovo total body scanner sarà basato su un prototipo esistente sviluppato da 3 partner del progetto, ma alimentato con telecamere ad alta risoluzione dotate di lenti liquide. Queste nuove lenti consentiranno di ottenere una qualità dell'immagine senza precedenti dell'intero corpo, con definizione delle lesioni pigmentate paragonabile a quella dei dermoscopi utilizzati dai dermatologi. L’Università di Trieste entra nel progetto grazie all’esperienza internazionale in ambito dermocopico della prof.ssa Iris Zalaudek, direttrice della clinica dermatologica del nostro ateneo. Al gruppo di ricerca partecipa anche la prof.ssa Serena Bonin, responsabile del laboratorio per la raccolta/analisi dei campioni biologici del progetto.  Grazie ad iToBoS i pazienti della Clinica avranno la possibilità di sperimentare l’impiego dello scanner “sulla loro pelle” per l’analisi di tutte le loro lesioni pigmentate. Durante il progetto verranno infatti sviluppati 3 prototipi degli strumenti che andranno ad esser impiegati a Brisbane, Barcellona e Trieste. L'integrazione delle immagini con i dati dei pazienti raccolti nei tre centri sarà basilare per educare l'apprendimento automatico per la realizzazione del un questo strumento diagnostico