USB in piazza della Borsa per contestare il G20 (VIDEO)

"Vogliamo sollecitare e informare i cittadini che la ricerca è in pericolo", così la rappresentante dell'USB di Trieste, riuniti oggi in Piazza della Borsa per contestare la condotta delle multinazionali dei Paesi del G20. Infatti, la ricerca è sotto il giogo dell'economia capitalista che ritiene erroneamente che la ricerca possa andare di pari passo col profitto, ma è uno sbaglio crederlo poiché "è l'esatto contrario, la ricerca dovrebbe essere pubblica e finanziata con soldi pubblici che poi dovrebbero ricadere nel pubblico, e invece non è così. Ci sono mille esempi a cui fare riferimento, come quello dei vaccini, il cui accesso non è stato consentito a tutti i Paesi del Mondo ed è dunque un controsenso. Oltre ai brevetti, i vaccini sono stati pagati cari ma tutto è finito nelle tasche delle multinazionali", spiega la rappresentante USB. "Oppure basti pensare alle emissioni di anidride carbonica, tematica ecologica come molte altre che i 'signori del G20' utilizzano come scusa per un business ecologico, ma tutto quello a cui tengono sono le proprie tasche e non di certo il pianeta. Stesso discorso per la produzione di idrogeno green o delle estrazioni nelle miniere dell'America Latina - queste anche a danno di chi ci lavora e viene sfruttato, soprattutto bambini -" continua. Le opportunità per invertire la rotta ci sono, ma vanno colte nel breve tempo perché si rischia di giocare malissimo le carte che si hanno a disposizione e che porteranno altresì il pianeta verso il collasso.

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