Gay Pride a Trieste, il Popolo della Famiglia: «Qualcuno pensi ai bambini»

«Il Popolo della Famiglia di Trieste auspica, nel caso in cui abbia luogo il “gay pride”, che sia rispettato il decoro, che si indossino abiti adatti ai luoghi pubblici, che non si commettano atti o gesta oscene o sacrileghe, che non diventi un’ostentazione dell’erotismo».

Lo rileva in una nota il Popolo della Famiglia.

«Le Autorità preposte - conclude il Popolo della Famiglia -  al rispetto ed alla tutela dell’ordine pubblico verifichino che venga rispettata la nostra Costituzione (che all'articolo 21 stabilisce che il diritto di manifestare il pensiero in ogni forma è libero, tranne nei casi di reati quali ingiuria, calunnia, diffamazione, vilipendio, istigazione a delinquere, ecc. e nel caso di oltraggio al "buon costume") pena l’applicazione dell’articolo n. 527 del Codice Penale vigente (che prevede sanzioni amministrative pecuniarie o reclusione in relazione al contesto in cui il fatto è commesso) con particolare attenzione alla presenza, anche solo possibile, di minorenni».