Ucraina, l'attesa analisi geopolitica di Romano Prodi: 'La pace si gioca tra Biden e la Cina'

 "È una roba orrenda questa guerra. La pace non la fanno loro, la pace la fa Biden coi cinesi perché il mondo ormai è tra loro due". Lo ha detto Romano Prodi, ospite del programma Soul, in onda su Tv2000 domenica 16 ottobre e di cui sono state rese note alcune anticipazioni. "Putin - ha proseguito l'ex premier - non solo ha fatto una cosa brutta con questa guerra, ma ha sbagliato, e i cinesi non sono molto contenti di questa guerra e sono molto più forti dei russi. Stanno aspettando proprio l'avvenimento che è cominciato oggi, il congresso del partito, perché la Cina alla fine diriga l'orchestra". "Non bisogna aver paura di nessuno - ha sottolineato Prodi nella lunga intervista a Tv2000 - Ho sempre pensato che bisogna dialogare con tutti. Nel mio libro ho scritto che sono capaci tutti di parlare con San Francesco, è parlare col lupo che è un problema. E guai a interrompere il dialogo, nella fermezza assoluta. Io con Putin ho avuto almeno 12 o 13 incontri e ho capito profondamente quello che ha fatto e gli errori in cui è incorso, nel suo riferimento continuo alla madre Russia degli zar. La sua ipotesi è anche di esser più potente di quello che non era". L'ex premier verte la sua analisi anche sugli aspetti economici europei: "L'Europa economica ha fatto passi in avanti, l'Europa politica è ferma. Però il discorso è chiaro: l'Europa economica è in mano alla Germania, l'Europa politica è in mano alla Francia, perché ha il diritto di veto al Consiglio di Sicurezza e ha l'arma nucleare. Allora se la Francia non mette queste sue prerogative a servizio dell'Europa intera noi non costruiamo l'Europa. Questo è importantissimo". "Perché altrimenti - ha concluso Prodi - la guerra ha fatto un'altra conseguenza, il grande riarmo della Germania. Intendiamoci, io non ho dubbi sulla democrazia tedesca oggi, forse ne ho più della nostra. Ma si ricordi che quando uno è potente in tutto, gli equilibri dell'Europa sono difficili da conservare". (ANSA). DAC