Giornata della Memoria: la proposta dell’ANGI per una piattaforma digitale all’insegna della cultura

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del "1º Fronte ucraino" del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazifascista.

In questo importante Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto, si ricorda con sofferenza anche il lager della Risiera di San Sabba, situato nella città di Trieste, utilizzato come campo di detenzione di polizia (Polizeihaftlager), nonché per il transito o l'uccisione di un gran numero di detenuti, in prevalenza prigionieri politici o ebrei. Oltre ai prigionieri destinati ad essere uccisi o deportati, vi furono imprigionati anche diversi civili catturati nei rastrellamenti o destinati al lavoro forzato. Le vittime (stimate fra le 3000 e le 5000, sulla scorta delle testimonianze raccolte) venivano fucilate, uccise con un colpo di mazza alla nuca, impiccate oppure avvelenate con i gas di scarico di furgoni appositamente attrezzati. A causa di queste uccisioni, la risiera di San Sabba viene alle volte definita "campo di sterminio".

Per ricordare l’importanza di non dimenticare, è necessario perpetrare nei giovani questi trascorsi storici, con l’obiettivo di tramettere un humus culturale di sani principi morali per le nuove generazioni.

Di questo e molto altro si è parlato nella diretta da poco conclusa con il dott. Riccardo Pilat di Trieste Cafè e il dott. Gabriele Ferrieri presidente di ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, i quali partendo dalla contestualizzazione storica, hanno ripercorso le tappe di quei tragici periodi, sottolineando l’importanza di investire nella cultura per la formazione e il rispetto della storia per i giovani.

Dialogo unito anche ad un interessante proposta lanciata dall’ANGI: quella della realizzazione di una piattaforma digitale promossa in tandem dalla società civile e dalle istituzioni regionali e comunali, per la creazione di un archivio storico digitale accessibile da tutti tramite la rete per poter prendere visione di tutta la documentazione scritta, audio e video di quel periodo per un programma di diffusione, sensibilizzazione e formazione di carattere internazionale bilingue che possa permettere di tenere memoria e condividere quei fatti con tutti coloro che desiderano prendere parte a questo importante progetto culturale.

Un invito e un’idea che potrebbe gettare interessanti basi per un perfetto connubio tra storia e innovazione, tra tradizione e mondo digitale, tutti uniti per il ricordo e la valorizzazione della storia e della cultura italiana.