Cabinovia, Punto Franco incalza il Comune: “Dicano se i triestini dovranno pagare 60 milioni di euro” (VIDEO)
“Ci avevano detto che la cabinovia non sarebbe costata un centesimo ai triestini. Ora vogliamo che ce lo dimostrino, con atti ufficiali alla mano.” Con queste parole, il capogruppo Paolo Altin e il consigliere Alberto Pasino del gruppo consiliare Punto Franco hanno aperto la conferenza stampa convocata nella mattinata di venerdì 11 luglio 2025, sollevando una serie di interrogativi sulla reale copertura economica dell’opera più discussa del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile.
Il nodo del decreto ministeriale e la firma mancante
Secondo quanto riferito da Altin e Pasino, esisterebbe sì un decreto ministeriale che sposta i fondi da Padova a Trieste per il finanziamento dell’opera, ma – sottolineano i due consiglieri – sono trascorsi sei mesi da quel provvedimento e la firma necessaria di un dirigente per renderlo operativo non risulta ancora acquisita.
“Ci chiediamo – ha detto Altin – questa firma c’è oppure no? E se non c’è, perché? Perché si continua a tenere a bilancio una copertura che, in queste condizioni, appare evidentemente inidonea? Parliamo di un’opera da 60 milioni di euro per la quale c’è il rischio concreto che a pagare siano i cittadini triestini.”
La richiesta formale inviata via PEC
Altin ha poi ricostruito l’iter delle interrogazioni già avviate in Consiglio Comunale. “Avevo già posto questa domanda al Presidente del Consiglio Comunale durante la seduta del 3 luglio, ma mi è stato risposto che non rientrava nelle sue competenze fornirmi una risposta, invitandomi a rivolgermi agli uffici.”
A fronte di tale risposta, i consiglieri hanno trasmesso questa mattina una richiesta ufficiale via PEC non solo al Sindaco e al Direttore Generale, ma anche a tutti gli assessori competenti e al Collegio dei Revisori dei Conti, al fine di ottenere chiarimenti definitivi sulla copertura finanziaria dell’infrastruttura.
Un’opera da chiarire prima che sia troppo tardi
“Questa non è solo una questione tecnica – ha dichiarato Altin – ma una questione di trasparenza e rispetto nei confronti dei cittadini. Se davvero la cabinovia è interamente coperta da fondi statali o europei, allora non ci sarà nulla da temere. Ma se la copertura indicata in bilancio non è attivabile, ci troviamo di fronte a un problema politico e contabile di estrema gravità.”
Il gruppo Punto Franco chiede dunque che l’amministrazione comunale esibisca gli atti e chiarisca, senza ulteriori rinvii, se la firma dirigenziale necessaria all’operatività del decreto sia effettivamente presente e cosa dichiari nel merito della disponibilità dei fondi.