"Viabilità pericolosa presso la scuola media slovena di Cattinara"

Pubblichiamo da  Paolo Radivo - Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara
 
"Dopo le 18.30 di ieri lunedì 30 gennaio 2023, durante la seduta d’aula, la consigliera comunale di Adesso Trieste Giulia Massolino ha presentato verbalmente l’annunciata domanda d’attualità alla Giunta riguardo gli investimenti dei due alunni avvenuti venerdì 27 gennaio sulle strisce pedonali davanti alle rispettive scuole in strada di Fiume e in via Svevo, nonché le misure per prevenirne di nuovi.
 
«Questi – ha detto – sono solo due episodi che continuano ad aumentare i numeri già drammatici dell’ISTAT, che hanno attestato che solo nel 2021 nelle nostre strade, dunque solo nell’ambito urbano, ci sono stati quattro morti e 955 feriti. Peraltro l’incidente in strada di Fiume era un incidente annunciato, nel senso che spesso i comitati dei cittadini di Cattinara avevano richiesto un’attenzione nei confronti del traffico a Cattinara e in particolare di fronte alla scuola, che è su strada di Fiume. Era stato promesso dal sindaco un sopralluogo, che non è avvenuto, proprio per constatare quali fossero i problemi di traffico e le conseguenti pericolosità per le bambine e i bambini che frequentano quella scuola». La consigliera ha chiesto perciò al sindaco e all’assessore competente quali azioni abbiano intrapreso o intendano porre in essere per garantire la sicurezza delle bambine e dei bambini nei dintorni delle scuole.
 
«Ho ereditato dalle consigliature precedenti – ha risposto l’assessore alla Sicurezza Maurizio De Blasio – una grande attenzione verso la sicurezza stradale, in particolare quella dei giovani e dei giovanissimi. Accanto alla consueta e dovuta vigilanza della Polizia locale nelle aree di maggiore criticità e in caso di emergenza, quest’anno abbiamo rinnovato il servizio dei “nonni paletta” in prossimità delle scuole primarie di primo grado. Ricordo che si tratta di un servizio volontario, comunque molto utile e molto richiesto sia dai genitori sia dagli istituti stessi. Abbiamo inoltre attivato numerose iniziative riguardanti l’educazione stradale rivolte prevalentemente ai giovani studenti, ma non solo. Infine abbiamo deciso l’installazione di ulteriori box per autovelox in zone dove in passato si sono verificati incidenti dovuti all’alta velocità con maggiore frequenza o particolari criticità. Installazioni che si inseriscono parallelamente al piano di ampliamento della videosorveglianza urbana. Gli incidenti cui fa riferimento la domanda d’attualità della consigliera Massolino, pur se avvenuti su attraversamenti pedonali debitamente segnalati, ci impongono comunque di tenere alta l’attenzione e di non trascurare nuovi ragionamenti sul versante della sicurezza stradale in ambito cittadino. Qualora da questi episodi dovessero emergere particolari elementi a riguardo, saranno considerati con la dovuta sollecitudine e priorità».
 
«Si informa – ha aggiunto l’assessore alle Politiche dei servizi generali Michele Lobianco per conto dell’assessora Sandra Savino – che da diversi anni, ovviamente in riferimento all’allegata domanda d’attualità, vengono intraprese iniziative finalizzate alla sicurezza pedonale anche con interventi infrastrutturali nelle aree più critiche: segnaletiche, isole di protezione, attraversamenti protetti, eccetera, eccetera. Nello specifico in via Svevo è stato installato un impianto semaforico alcuni anni fa, e recentemente è stato implementato con un’isola centrale e un ripetitore semaforico. In strada di Fiume, nella zona dell’ex centrale del latte, è stata eliminata la sosta veicolare per una maggior visibilità degli attraversamenti. E la Polizia locale ha installato, come il mio collega Maurizio De Blasio ha detto, un box autovelox. Nella zona di Cattinara la disciplina dell’incrocio con la via Valdoni è stata recentemente rivista anche grazie all’introduzione di nuove rotatorie. E’ stato altresì istituito il limite dei 30 all’ora ed è stata realizzata un’isola centrale di protezione. In buona sostanza, per quanto riguarda l’assessorato di competenza della mia collega Sandra Savino, e quindi parliamo di traffico e mobilità, sono state e vengono intraprese quotidianamente delle azioni di monitoraggio. Peraltro da una verifica effettuata dagli uffici sulla incidentalità nel territorio del Comune di Trieste, non si ravvedono aumenti di incidenti. Detto questo, la sua domanda d’attualità pone questa Amministrazione di fronte ad una maggiore attenzione, vista la sensibilità dimostrata. E quindi penso che questa risposta sia nelle sue corde».
 
Giulia Massolino ha ringraziato gli assessori per la risposta. «Ci sono alcune cose – ha replicato – che ci lasciano un po’ perplessi, a partire dal fatto che sicuramente il lavoro dei cosiddetti “nonni paletta” è fondamentale. Però non fa parte di un ripensamento strutturale della sicurezza intorno ai plessi scolastici, che dovrebbe invece puntare su una seria riduzione della velocità attraverso degli interventi strutturali, che non sono chiaramente mettere un cartello con il limite 30. L’autovelox peraltro a me risulta che sia molto più giù in strada di Fiume. Ci aspettiamo in realtà un’attenzione molto più strutturale e organizzata nei confronti della sicurezza intorno ai plessi scolastici con dei seri interventi per la moderazione della velocità che siano veramente risolutivi e non pezze a un problema. Siamo felici che gli incidenti non siano aumentati. Ci mancherebbe altro. Ma bisognerebbe puntare a quello che molte città europee stanno facendo, quindi la “visione 0”: 0 morti e feriti gravi nelle strade urbane. Tante città ci stanno arrivando. E’ fattibile farlo anche per Trieste, perché questi sono numeri inaccettabili, soprattutto quando coinvolgono minori».
 
 
 
In definitiva, il Comune di Trieste scarica qualunque responsabilità per i due investimenti di venerdì scorso, nega la gravità del problema, si limita burocraticamente a rammentare le misure minimaliste adottate negli ultimi anni in strada di Fiume e via Svevo e non prende nessun nuovo impegno concreto per il futuro, nemmeno per assegnare alla scuola media slovena di Cattinara i “nonni paletta” finora negati. Parla genericamente di telecamere e di un autovelox messo in realtà lontano dal sito dell’incidente. Ignora del tutto poi le quattro richieste di moderazione strutturale del traffico avanzate per iscritto dal Comitato spontaneo per la Pineta di Cattinara tra venerdì scorso e oggi, ovvero:
 
istituire un attraversamento pedonale zebrato all’incrocio tra strada di Fiume e via Valdoni;
creare i marciapiedi mancanti nel tratto iniziale di via Valdoni, che è di proprietà del Comune fino a poco prima della pineta;
allargare i marciapiedi in strada di Fiume su ambo i lati prospicienti la scuola media slovena, eliminando a tal fine le parti di banchine stradali non coperte dagli spartitraffico di cemento ed eventualmente anche gli stalli per autoveicoli sul lato opposto alla scuola;
istituire un senso unico alternato semaforizzato sul tratto iniziale di via Valdoni di proprietà comunale, visto che la creazione dei marciapiedi restringerebbe la già stretta carreggiata, ed accordarsi con l’ASUGI, proprietaria del tratto restante di via Valdoni, per estendere tale senso unico alternato almeno a tutta la via Valdoni alta, fino all’altezza dell’eliporto.
Quella odierna del Comune è stata una risposta di comodo del tutto insoddisfacente. Tanto più che proprio stamane sul tratto di via Valdoni di proprietà comunale un gatto è stato investito e ucciso da un veicolo. Ma forse tale evento non rientra nella contabilità ufficiale degli incidenti stradali, né assume rilievo politico…"