Rifondazione Comunista in piazza con il Comitato No Ovovia: “Trieste risponderà al furto di democrazia”
Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (Trieste) ha annunciato la propria adesione al presidio convocato dal Comitato No Ovovia per oggi, lunedì 19 maggio 2025, in Piazza Unità d’Italia. Una presa di posizione netta, che unisce la critica al progetto dell’ovovia a una forte denuncia contro il metodo con cui l’amministrazione comunale ha gestito l’iter partecipativo.
Secondo il partito, il progetto dell’impianto di risalita verso l’altipiano non è solo dannoso nel merito, ma rappresenta anche una grave violazione delle regole democratiche. Come sottolineato nel comunicato firmato da Gianluca Paciucci, la proposta di realizzare l’ovovia comporterebbe “uno spreco di risorse pubbliche, danni ambientali e nessuna utilità concreta per la viabilità triestina”.
Ma nel mirino non c’è solo il progetto in sé. Rifondazione Comunista attacca duramente la maggioranza di centrodestra alla guida del Comune di Trieste, accusandola di aver trattato con superficialità e arroganza le oltre 3000 osservazioni presentate dai cittadini. “Sono state affrontate in quattro ore di seduta”, denuncia il partito, parlando di una gestione sbrigativa e irrispettosa del processo partecipativo.
Viene inoltre ricordato come l’attuale amministrazione si sia comportata in maniera simile anche in altre occasioni, come nel caso dell’ex Pavan, alimentando un clima politico in cui, secondo il partito, “la misura è colma”.
La decisione della Giunta di “servirsi del regolamento comunale ben oltre i suoi limiti” per evitare un reale confronto con le osservazioni pervenute è definita “un atto arrogante”. Per questo, Rifondazione Comunista scenderà oggi in piazza al fianco del Comitato No Ovovia, per difendere il diritto dei cittadini a essere ascoltati e per opporsi a quella che viene definita come una deriva antidemocratica.
“Trieste saprà rispondere a quest’ennesimo furto di democrazia”, conclude la nota.