“Ovovia, no scelte calate dall’alto: maggioranza ascolti cittadinanza e opposizioni”

Pubblichiamo da Luca Salvati Consigliere comunale del Partito Democratico
 
In queste settimane il dibattitto pubblico cittadino è quasi interamente monopolizzato dal tema dell’ovovia, come se fosse questo l’unico problema che merita attenzione da parte della politica cittadina.
 
Nella sua oggettiva importanza, il progetto dell’ovovia, se calato dall’alto e affrontato in maniera strumentale, rischia però di togliere spazio e visibilità ad altre problematiche: per questo motivo non dobbiamo commettere l’errore di arroccarci su posizioni ideologiche dividendoci in uno scontro che rischia di essere infinito tra favorevoli e contrari al progetto, perché i nostri concittadini, alle prese con caro bollette, lavoro che manca, criminalità dilagante, scuole chiuse e quant’altro, non capirebbero e si allontanerebbero ancor di più dalla politica.
 
Ecco perché chiedo all’Amministrazione comunale, dato che il decreto di finanziamento ammette modifiche in senso migliorativo al progetto, di valutare pragmaticamente la possibilità di prevedere due tratti di ovovia in sinergia con il trasporto su rotaia (tram): un primo tratto orizzontale che da Porto Vecchio porti sino alla stazione ferroviaria (o nei paraggi più prossimi alla linea del tram), prevedendo contestualmente un parcheggio adeguato; e un secondo tratto rappresentato dal percorso ordinario del tram, che arrivi ad Opicina sino alla stazione di scambio con l’ovovia e che porti sino a Monte Grisa. In questa maniera si limiterebbe considerevolmente l’impatto ambientale dato dal disboscamento, modificando la parte di tracciato sostituiva della linea tramviaria che tante perplessità ha suscitato tra la società civile e le associazioni ambientaliste.
 
Credo che la proposta appena espressa o qualsiasi altra modifica del progetto capace di tenere insieme gli aspetti di cui sopra, vada valutata attentamente e tenuta in considerazione
 
I 48 milioni di euro previsti dal finanziamento vanno presi e certamente non persi, ma devono essere utilizzati in modo lungimirante, cercando di coniugare turismo, trasporto urbano e tutela dell’ambiente: la cittadinanza, i residenti coinvolti dal percorso della cabinovia, le associazioni ambientaliste vanno ascoltati e coinvolti, cosa che per il momento non è accaduta: c’è la diffusa percezione che il progetto sia calato dall’alto, senza tenere conto delle istanze del territorio e delle possibili alternative.
 
I cittadini hanno diritto di esprimersi su un progetto di tale portata, che stravolgerà il nostro modo di concepire la viabilità e il traffico urbani: io ci sono, per il bene della nostra città, a patto che dalla maggioranza di centro destra ci sia la volontà inclusiva di coinvolgimento e condivisione.