Fincantieri - Lega Monfalcone: accordo sugli appalti
"Ogni impegno di modifica dell’organizzazione produttiva con la riduzione degli appalti va visto positivamente. Si tratta della questione centrale della mozione promossa dall’on. Anna Maria Cisint- consigliere delegato - e poi approvata dal Consiglio comunale, assieme a una diversa gestione dei fabbisogni di manodopera e alla responsabilità sociale d’impresa, che da tempo sono al centro delle richieste dell’Amministrazione comunale. E’ il sistema dei subappalti con l’utilizzo diffuso di manodopera extracomunitaria, che determina una frammentazione eccessiva del lavoro che è causa di criticità occupazionali, sociali e di sicurezza. In questo ambito possono insinuarsi fenomeni di dumping sociale e contrattuale e situazioni quantomeno poco chiare che coinvolgono le maestranze fuori dallo stabilimento. Su questo tema, il Comune ha anche formulato a Fincantieri precise proposte attraverso forme partecipate per il controllo sull’organizzazione del sistema produttivo, la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e il rispetto degli obblighi contrattuali. Il cantiere di Monfalcone costituisce lo stabilimento di punta di Fincantieri le cui scelte hanno ricadute profonde sul territorio di carattere sociale, abitativo, scolastico, assistenziale e sanitario con oneri rilevanti per il welfare e il bilancio comunale. Di conseguenza il suo sviluppo va accompagnato da processi di compatibilità rispetto agli impatti sulla città. Per questo, nella logica dell’accordo, come più volte rilevato dall’on Cisint e dalla stessa mozione del consiglio comunale, il Comune di Monfalcone è pronto a propria volta a sottoscrivere un protocollo legato alle specifiche e peculiari realtà del territorio, nel quale affrontare anche gli altri nodi rilevanti, come quello della gestione dei fabbisogni di manodopera e della responsabilità sociale d’impresa, in coerenza con la Policy aziendale approvata da Fincantieri il 30 settembre 2024 dello scorso anno in cui si impegnava a rispettare i diritti delle comunità locali e a ridurre l’impatto sociale e ambientale delle attività sviluppate nei propri siti produttivi."