Giorno del Ricordo, Bandelli: "Chi vuole fare il negazionista è fuori dal tempo e dalla realtà"

"Dopo decenni di verità nascoste, decenni di mistificazioni della realtà ora finalmente abbiamo un punto fisso nel panorama delle memorie. Memorie che - dichiara il candidato sindaco del movimento, Franco Bandelli - noi non vogliamo per forza siano condivise, perché secondo noi le memorie vanno rispettate. Non abbiamo la necessità che siano per forza condivise - spiega Bandelli - perché capiamo che esistano sensibilità diverse, purché ci sia però massimo rispetto da parte di chi la pensa in un modo e di chi la pensa in un altro nei confronti di quello che può essere un ragionamento ideologico, ma non di quello che dev'essere razionalmente il messaggio che ci viene dalla storia. Chi vuole fare il negazionista è fuori dal tempo e dalla realtà. 
Le foibe da una parte e l'esodo dall'altra sono state una delle cicatrici più profonde e non ancora rimarginate del secolo scorso; finché ci saranno non più gli attori di quella tragica vicenda, ma i loro figli e nipoti questa memoria va rispettata. Solo così e soprattutto sollecitando le nuove generazioni a non dimenticare eviteremo il ripetersi di queste tragedie. Mi riferisco in particolar modo alla funzione che ha  scuola, che per troppi anni è stata in qualche modo sopita per una volontà politica e che oggi invece deve urlare con forza che certe cose non le vogliamo più vedere, si chiamino foibe o Shoah, per Futura che sono state e rimangono un dramma della società del Novecento. Speriamo - conclude Bandelli - che il Duemila non veda mai più momenti così tragici e che nessuno dei nostri figli e nipoti debba purtroppo rispettare memorie di quel genere".